Il Natale 2024 si avvicina, ma le festività rischiano di essere meno brillanti per molti italiani. L’aumento del carovita, che ha messo sotto pressione le famiglie durante tutto l’anno, si farà sentire anche a Natale, spingendo molti a fare attenzione alle spese. Cibo, carburante, bollette e fitti stanno erodendo la disponibilità economica di molti, portando inevitabilmente a una frenata nei consumi natalizi.
La Spesa delle Famiglie: Un’Analisi dei Costi
Nel 2023, le spese obbligate come alimenti, carburante e bollette hanno raggiunto il 56% della spesa totale delle famiglie italiane. Nel 2024, la percentuale è ancora più alta, segno che i consumi per necessità stanno assorbendo una porzione sempre maggiore del reddito familiare. A Napoli, ad esempio, la spesa mensile per cibo, trasporti e casa ha toccato il 63,4% del totale (circa 1.087 euro al mese). Le spese per beni complementari, come abbigliamento e ristorazione, si sono attestate su 700 euro al mese, con una spesa totale per famiglia pari a 1.727 euro mensili.
Le famiglie stanno facendo i conti con un aumento delle spese fisse, che ha ridotto drasticamente la disponibilità per acquisti non essenziali, come i regali di Natale.
Il Calo dei Consumi Natalizi: La Previsione per il 2024
Le previsioni per i consumi natalizi nel 2024 non sono ottimistiche. Secondo la Cgia di Mestre, la spesa per i regali di Natale in Italia, che nel 2023 ha raggiunto poco più di 11 miliardi di euro, quest’anno scenderà probabilmente a 10 miliardi di euro, con una contrazione del 9%. Questo calo è attribuibile alla minore disponibilità di spesa delle famiglie, alle difficoltà economiche che stanno vivendo, e al fatto che molti consumatori hanno anticipato gli acquisti grazie agli sconti del Black Friday.
Gli Artigiani e i Piccoli Commercianti in Difficoltà
Il calo dei consumi ha un impatto negativo in particolare su artigiani e piccoli commercianti, che vivono principalmente delle spese delle famiglie. Nelle aree dove operano queste realtà, le difficoltà economiche si riflettono sui fatturati, già ridotti dalla concorrenza della grande distribuzione e dell’e-commerce. Se i consumi calano e una parte consistente del budget delle famiglie è destinata a spese obbligate, i piccoli negozi di vicinato ne risentono inevitabilmente.
Le difficoltà non sono solo legate alla concorrenza, ma anche all’aumento delle tasse, ai costi elevati degli affitti e, soprattutto, al calo dei consumi causato dall’inflazione che ha colpito le famiglie più fragili e quelle del ceto medio negli ultimi dieci anni.
L’Inflazione e i Rincari dei Beni di Prima Necessità
Nel 2024, i rincari riguarderanno principalmente i beni di prima necessità, come pasta, olio, riso, farina e pane, con incrementi che possono arrivare fino all’84% rispetto a dieci anni fa. L’aumento dei prezzi, combinato con l’inflazione, incide gravemente sul budget delle famiglie, che devono fare i conti con costi in continua ascesa.
Le Spese Extra di Natale: Decorazioni, Viaggi e Tempo Libero
Oltre ai regali, ci sono altre spese che le famiglie italiane devono affrontare durante le festività. Secondo Facile.it e le stime di Consumerismo no Profit, il costo per addobbare l’albero e organizzare vacanze natalizie (tra Natale e Capodanno) sta aumentando significativamente. In particolare, i costi per i viaggi, sia in automobile che in treno, sono aumentati drasticamente, con incrementi che possono arrivare fino al 300%.