Dopo 13 anni di sofferenza causati da un lombocele complesso e da gravi deformità della parete addominale, un uomo di 47 anni ha finalmente ritrovato la normalità grazie a un intervento pionieristico eseguito presso l’Ospedale Monaldi di Napoli. L’uomo, vittima di un grave incidente stradale, viveva con una condizione debilitante che comportava la completa fuoriuscita dell’intestino dalla cavità addominale, spostatosi verso il gluteo e la gamba sinistra.

Un caso dichiarato inoperabile
Il paziente, dopo anni di tentativi falliti in strutture ospedaliere in tutta Italia, aveva perso la speranza di migliorare la propria qualità di vita. Considerato “inoperabile” da diversi specialisti, si è rivolto all’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale del Monaldi, guidata dal dottor Diego Cuccurullo, specialista nel trattamento dei cosiddetti “disastri di parete”.

Lo “Stretto abbraccio a Madrid”
L’intervento, unico nel suo genere, ha combinato tre tecniche innovative:

Hug Technique – Una metodica che prevede un “abbraccio” per riportare gradualmente gli organi nella cavità addominale.
Dispositivo di trazione – Utilizzato per stringere e allungare le fasce addominali.
Tecnica di Madrid – Per la ricostruzione parietale, con l’uso di una protesi di dimensioni eccezionali, quasi un metro quadrato.
Il dottor Cuccurullo, a capo dell’équipe chirurgica, ha descritto la procedura come una vera sfida:

“La cavità addominale era completamente svuotata dalle viscere. Tuttavia, abbiamo creduto possibile una correzione, ribattezzando l’intervento ‘Stretto abbraccio a Madrid’, in riferimento alla fusione delle tecniche adottate”.

Esito straordinario e ripresa del paziente
L’intervento è perfettamente riuscito e il paziente ha avuto un decorso post-operatorio eccellente. A pochi giorni dalla dimissione, è tornato a svolgere le sue normali attività sociali e lavorative, segnando una svolta decisiva nella sua vita.

L’Ospedale Monaldi: eccellenza nella chirurgia complessa
Il successo di questo intervento conferma l’Ospedale Monaldi come un centro di riferimento nazionale per i casi di alta complessità. L’avvocato Anna Iervolino, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, ha sottolineato:

“Trattiamo con successo casi che altri giudicano inoperabili, grazie a soluzioni multidisciplinari e tecniche all’avanguardia. Questo ci rende il primo centro della Campania per numero e complessità degli interventi”.