Il racket camorristico torna a farsi sentire in provincia di Napoli, creando paura e tensione tra gli imprenditori e i residenti. Ieri all’alba, nella periferia di Castellammare di Stabia, un’area storicamente sotto il controllo del clan Cesarano, si è verificato un nuovo episodio di violenza. Un furgone, appartenente a un’azienda che aveva già subito danni dal racket anni fa, è preso di mira da colpi di arma da fuoco. In passato, questa stessa azienda aveva visto incendiati tutti i suoi furgoni, un atto chiaramente riconducibile alla criminalità organizzata.

L’attacco è avvenuto in via Schito, una zona della città che ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine. I carabinieri, giunti prontamente sul posto dopo essere allertati dai residenti, hanno rinvenuto proiettili sparati contro il furgone e anche su una saracinesca di un negozio. Gli investigatori non escludono che si tratti di una “stesa”, un tipo di avvertimento tipico della camorra, diretto a qualcuno della zona, probabilmente legato al mondo degli imprenditori o a questioni di territorio.

Non solo Castellammare di Stabia, ma anche Boscoreale è stata teatro di paura nella stessa notte. Alle ore 3, in via Orto Botanico, sono stati segnalati colpi d’arma da fuoco. Anche in questo caso, l’ipotesi degli investigatori è che si sia trattato di una “stesa” per intimorire qualcuno o come segnale di potere da parte di gruppi criminali. I carabinieri, intervenuti sul posto, hanno sequestrato 4 bossoli, continuando le indagini per ricostruire la dinamica dell’accaduto e comprendere le motivazioni dietro questi episodi di violenza.

Le forze dell’ordine sono al lavoro per identificare i responsabili e prevenire ulteriori attacchi, mentre la comunità locale continua a vivere con la paura di nuovi atti di intimidazione e violenza legati al racket.