Un episodio di violenza inaudita ha sconvolto Castellammare di Stabia. La scorsa settimana, una docente di sostegno della scuola Salvati, situata nel quartiere Scanzano, è stata aggredita da un gruppo di circa trenta genitori. Questo grave episodio, che ha portato alla maestra un trauma cranico e al padre, intervenuto in sua difesa, una frattura al polso, sta alimentando un acceso dibattito tra giustizia e linciaggio pubblico.

Docente Indagata: Un Atto Dovuto
La vicenda ha preso una piega ulteriore quando la docente, già vittima dell’aggressione, è stata iscritta nel registro degli indagati dalla Procura di Torre Annunziata. Questo provvedimento, descritto come un “atto dovuto”, mira a consentire le indagini sul contenuto del cellulare dell’insegnante, sequestrato in seguito alla denuncia di cinque genitori.

Secondo quanto riportato, i denuncianti hanno segnalato agli investigatori l’esistenza di una chat privata tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi contenuti audio e video a sfondo sessuale. Se confermate, tali accuse potrebbero configurare reati gravi. Tuttavia, l’iscrizione nel registro degli indagati non rappresenta una condanna, bensì un passaggio necessario per l’accertamento dei fatti.

La Violenza e il Ruolo dei Social Media
L’aggressione sembra essere stata scatenata da voci diffuse sui social media, che hanno alimentato sospetti e rabbia nei confronti della docente. Questo ha spinto i genitori a organizzare una sorta di “spedizione punitiva” direttamente all’interno della scuola.

Le autorità, inclusa la Procura, stanno indagando non solo sulle accuse rivolte alla docente, ma anche sulla violenza collettiva esercitata dai genitori. Il gesto è stato fermamente condannato dal sindaco di Castellammare, che ha sottolineato la necessità di riportare ordine e serenità nel contesto scolastico.

Il Vescovo Interviene: “Gesto Grave Farsi Giustizia da Soli”
Anche il Vescovo di Castellammare è intervenuto sulla vicenda, definendo l’aggressione un “gesto grave e inaccettabile”. Ha ricordato l’importanza di affidarsi alle autorità competenti per risolvere le controversie, condannando qualsiasi forma di giustizia privata.

Indagini in Corso: Chi Sono i Responsabili?
L’inchiesta si concentra su due fronti principali:

Il comportamento della docente: Gli investigatori stanno verificando l’esistenza e la natura dei presunti contenuti inappropriati condivisi dalla docente.
La responsabilità dei genitori: Il coinvolgimento di trenta adulti in un’aggressione collettiva è un atto che non può essere ignorato dalla giustizia.
Un Caso che Divide l’Opinione Pubblica
La vicenda ha diviso l’opinione pubblica. Da un lato c’è chi condanna con fermezza l’aggressione e il linciaggio morale scatenato sui social, evidenziando i pericoli delle fake news e della giustizia fai-da-te. Dall’altro, c’è chi ritiene giustificata la rabbia dei genitori, sottolineando l’urgenza di verificare se la docente abbia realmente violato il proprio ruolo educativo.