La morte di una donna di 70 anni, M.G., residente a Pagani, ha sollevato interrogativi sul ruolo del personale medico e infermieristico intervenuto nelle ore precedenti al decesso. Nonostante due visite del 118 nella sua abitazione, la donna non era stata ricoverata, nonostante le richieste insistenti della famiglia. Le sue condizioni, purtroppo, sono peggiorate rapidamente, portando al decesso.

L’apertura dell’inchiesta
La procura di Nocera Inferiore, guidata dal sostituto procuratore Gianluca Caputo, ha avviato un’indagine per fare luce sulle circostanze della tragedia. Il fascicolo aperto prevede l’ipotesi di omicidio colposo e responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario. Cinque persone, tra cui un medico e quattro infermieri del 118, risultano iscritte nel registro degli indagati.

Questa mattina è stato programmato l’esame autoptico, che dovrà stabilire le cause della morte. L’incarico è stato conferito a un collegio di esperti nominati dalla procura. Gli indagati, rappresentati dagli avvocati Giuseppe Fedele e Stella Criscuolo, potranno nominare a loro volta consulenti per partecipare agli accertamenti irripetibili.

La denuncia della famiglia
La famiglia della donna, assistita dall’avvocato Rita Marchitiello, ha presentato denuncia per comprendere quanto accaduto il 16 novembre scorso. Gli aspetti cruciali da chiarire includono:

Le cause del decesso, sia attraverso l’autopsia sia mediante l’analisi della documentazione medica.
La gestione delle due visite del 118, durante le quali il personale intervenuto non ha ritenuto necessario il ricovero.
La prima visita è avvenuta nel pomeriggio, quando la donna lamentava dolori articolari diffusi. Dopo una serie di prescrizioni, l’ambulanza è ripartita senza effettuare il trasferimento in ospedale. La seconda chiamata, intorno alle 2 di notte, è avvenuta in un contesto di peggioramento evidente, ma anche in questo caso non è stato ritenuto necessario un ricovero. Poche ore dopo, la 70enne è deceduta nella sua abitazione.

I prossimi passi dell’inchiesta
L’indagine punta a chiarire eventuali responsabilità nell’operato del personale sanitario, valutando le prescrizioni fornite durante le visite e la mancata decisione di trasferire la paziente in ospedale. Gli elementi chiave saranno:

L’esame autoptico, per determinare le cause esatte della morte.
La verifica della presenza di patologie pregresse che potrebbero aver inciso sul quadro clinico.
L’adeguatezza delle cure prescritte durante gli interventi.
Tempi dell’autopsia e attesa dei risultati
Secondo le procedure, i risultati dell’autopsia richiederanno almeno novanta giorni, salvo eventuali proroghe. Solo al termine delle analisi sarà possibile comprendere se le decisioni prese dal personale del 118 siano state appropriate o se vi siano stati errori che avrebbero potuto evitare la tragedia.