A un mese dall’incendio che ha colpito la piccola chiesa di Santa Sofia ad Anacapri, si è spenta la donna rimasta gravemente ustionata durante il tragico evento. Ricoverata inizialmente all’ospedale Capilupi di Capri, era stata poi trasferita al Centro Grandi Ustionati del Cardarelli di Napoli, dove ha combattuto tra la vita e la morte. Purtroppo, nella notte, le sue condizioni si sono aggravate irrimediabilmente, portandola al decesso a causa delle lesioni riportate.
L’Incendio nella Chiesa di Santa Sofia
Il dramma si era consumato lo scorso 14 ottobre, quando un incendio era divampato nella piccola chiesa di Anacapri, nota per il suo valore storico e culturale. Le circostanze esatte che hanno portato all’incendio sono ancora oggetto di indagine. Si sa che la donna si trovava nella chiesa al momento dell’incidente e aveva riportato ustioni gravissime su gran parte del corpo.
Il Ricovero e la Lotta per la Vita
Subito dopo l’incidente, la donna era stata trasportata d’urgenza all’ospedale Capilupi, dove le sue condizioni critiche avevano richiesto il trasferimento immediato al Centro Grandi Ustionati dell’Ospedale Cardarelli. Per settimane, i medici hanno cercato di stabilizzarla, ma le estese lesioni riportate non hanno lasciato margini di speranza.
Un Dolore che Colpisce la Comunità
La morte della donna rappresenta un duro colpo per la comunità di Anacapri, già profondamente scossa dall’incendio che ha segnato uno dei suoi luoghi di culto più amati. Numerosi messaggi di cordoglio sono giunti da parte di residenti, fedeli e autorità locali, che si stringono attorno alla famiglia della vittima.
Le Indagini sull’Incendio
Restano aperte le indagini per chiarire le cause dell’incendio. Al momento, non sono emersi dettagli ufficiali sulle circostanze che hanno portato al rogo, né se vi siano responsabilità dirette. La chiesa di Santa Sofia, seppur danneggiata, continua a rappresentare un simbolo per Anacapri, rendendo ancora più straziante questa perdita umana.