Un episodio singolare ha scosso la cittadina di Marigliano, dove è stato rinvenuto uno scatolone contenente un ratto in stato di decomposizione e residui di croccantini per animali, abbandonato all’esterno della futura sede del Nucleo Forestale dei Carabinieri. La presenza del pacco ha immediatamente destato sospetti, soprattutto considerando che l’edificio è pronto ad ospitare i militari nelle prossime settimane, con le insegne già visibili all’esterno.

L’Indagine: Ipotesi di Atto Intimidatorio
I Carabinieri Forestali, inizialmente temendo un atto intimidatorio, hanno alzato al massimo il livello di sicurezza, attivando una sorveglianza costante attorno alla caserma. L’episodio ha rapidamente attirato l’attenzione anche sui social, dove sono circolate immagini e commenti sull’accaduto.

Grazie all’analisi delle telecamere di sicurezza installate nelle vicinanze, i militari sono riusciti a identificare due persone che avevano abbandonato lo scatolone. Ulteriori indagini, basate sui codici di spedizione presenti sul pacco, hanno permesso di risalire all’uomo a cui era destinato, un residente della zona.

La Confessione e la Denuncia
Dopo poche ore dall’inizio delle indagini, l’uomo ha contattato spontaneamente i Carabinieri del Nucleo Forestale di Marigliano, ammettendo di essere stato lui, insieme alla sorella, a lasciare lo scatolone fuori dalla caserma. Ha spiegato di averlo fatto senza malizia, ma nonostante ciò, il gesto ha avuto gravi conseguenze.

L’uomo e la sorella sono denunciati per i reati di procurato allarme, morte o uccisione di animali, e abbandono di rifiuti. Il pacco, infatti, conteneva non solo un animale morto, ma anche rifiuti che non erano smaltiti correttamente, aggravando la situazione legale dei due fratelli.