Nel corso di controlli ordinari, i carabinieri hanno scoperto un allaccio abusivo alla rete elettrica presso un’azienda di Montefalcione, portando alla denuncia di un imprenditore sessantenne. L’uomo, durante una verifica nella sua impresa, è sorpreso a sottrarre illegalmente energia elettrica, evitando così il pagamento delle bollette per un periodo di oltre cinque anni.
La scoperta dell’allaccio abusivo
La vicenda è emersa durante una normale attività di ispezione condotta dai militari dell’Arma. Durante i controlli, è individuato un collegamento clandestino che permetteva all’imprenditore di prelevare energia elettrica direttamente dalla rete pubblica, senza passare dal contatore. Questo trucco ha consentito all’azienda di operare senza pagare il consumo elettrico per circa 60 mesi, accumulando così un debito considerevole verso il fornitore di energia.
Le conseguenze legali
L’imprenditore, che ora è denunciato in stato di libertà, dovrà rispondere del reato di furto di energia elettrica. Questo tipo di reato non solo rappresenta un illecito penale, ma comporta anche gravi conseguenze finanziarie per il trasgressore. La somma non pagata, che si ipotizza essere di notevole entità, verrà recuperata attraverso una sanzione che potrebbe aggravare ulteriormente la situazione economica dell’imprenditore.
Allacci abusivi: un fenomeno in crescita
Il furto di energia elettrica, purtroppo, è un fenomeno sempre più diffuso, soprattutto in tempi di aumento dei costi energetici. Gli allacci abusivi, oltre a rappresentare un illecito grave, mettono a rischio la sicurezza degli impianti e delle persone, poiché spesso vengono effettuati senza rispettare le norme tecniche di sicurezza. Questo tipo di interventi, infatti, può causare cortocircuiti, incendi e altri gravi incidenti.