Le indagini su un tragico omicidio avvenuto il 1° agosto 2021 a Lettere, in provincia di Napoli, hanno portato all’arresto di un uomo accusato di essere il mandante del raid armato in cui perse la vita un maresciallo aiutante in congedo della Guardia di Finanza. L’omicidio, secondo quanto emerso dalle indagini, è legato a un contenzioso su un appezzamento di terreno tra la vittima e l’arrestato.

Il Contesto e il Movente
Il conflitto tra la vittima e l’indagato sarebbe sorto a causa della prelazione su un terreno agricolo. I fratelli della vittima avrebbero fatto valere questo diritto, ostacolando così l’acquisto del terreno da parte dell’arrestato, che avrebbe reagito in maniera estrema. Le indagini, avviate subito dopo l’omicidio, hanno portato alla luce gravi indizi che collegano l’uomo alla pianificazione e all’organizzazione del delitto, insieme a due complici che avrebbero eseguito materialmente l’agguato.

La Dinamica dell’Omicidio
Il 1° agosto 2021, un commando armato composto da due persone tese un agguato al maresciallo in congedo subito dopo che quest’ultimo aveva partecipato alla messa nella chiesa di Sant’Anna a Lettere. La vittima fu raggiunta da numerosi colpi di arma da fuoco poco dopo essere uscita dal luogo di culto, in prossimità della sua abitazione.

L’arresto e l’accusa
Dopo una complessa indagine condotta dalla Procura di Torre Annunziata e supportata da attività investigative dettagliate, i carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del presunto mandante. L’uomo è accusato di omicidio premeditato per aver orchestrato il raid armato che ha portato alla morte del maresciallo. Rimangono invece ignoti, per ora, i nomi dell’arrestato e dei suoi complici.