La Polizia di Stato ha catturato Antonio Liuzzi, 43 anni, detenuto fuggito dal carcere di Avellino nella serata di ieri. Liuzzi, originario di Grottaglie (Taranto), stava scontando una pena per furti e rapine ed era stato recentemente trasferito nella struttura avellinese dalla casa circondariale di Ariano Irpino.
La dinamica dell’evasione
L’evasione è avvenuta intorno alle ore 20, quando Liuzzi ha chiesto di poter fumare una sigaretta. Durante questo breve intervallo, ha approfittato della distrazione del personale per scavalcare il muro di cinta del carcere. Le forze di sicurezza, tra cui decine di pattuglie della Polizia Penitenziaria, hanno immediatamente avviato le ricerche, proseguite senza sosta per tutta la notte.
Critiche sulla sicurezza e carenze di personale
L’evasione ha sollevato gravi preoccupazioni sulla sicurezza del carcere di Avellino. Donato Capece, segretario del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), ha denunciato la presenza di soli cinque o sei agenti in servizio la notte dell’evasione, un numero insufficiente per garantire una sorveglianza efficace. Questo sottodimensionamento del personale, secondo Capece, ha facilitato la fuga del detenuto.
Orlando Scocca, segretario regionale del Si.N.A.P.Pe (Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria), ha ulteriormente evidenziato le problematiche strutturali dell’istituto penitenziario di Avellino. Nonostante il cambio ai vertici dell’istituto, avvenuto circa un anno fa, la situazione rimane critica. Le carenze di organico e la mancata applicazione della circolare dipartimentale sulla chiusura delle sezioni di media e alta sicurezza sono tra le principali cause di preoccupazione.
Appello alle autorità
Il Si.N.A.P.Pe ha lanciato un appello al Ministro della Giustizia Carlo Nordio e al capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Giovanni Russo, chiedendo l’apertura di tavoli di confronto per discutere strategie volte a risolvere le problematiche di sicurezza e organico. Secondo il sindacato, è necessario un intervento urgente per garantire un sistema penitenziario più sicuro ed efficiente in Campania.
Le prossime fasi
Liuzzi è ora in stato di fermo e verrà interrogato dal pubblico ministero di turno della Procura di Avellino. Le autorità stanno indagando per ricostruire i dettagli dell’evasione e valutare eventuali responsabilità interne al sistema carcerario. L’obiettivo è anche migliorare le misure di sicurezza per prevenire futuri episodi di questo tipo.