Continuano a susseguirsi le segnalazioni di video e foto inquietanti provenienti dai carceri italiani, pubblicati sui social media da detenuti. A denunciarlo è Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), che da tempo si batte contro questa preoccupante tendenza.

L’Allarme di Borrelli: Foto e Video dai Carceri su TikTok

Borrelli ha reso noto, attraverso un comunicato, due casi recenti che evidenziano la gravità della situazione. Il primo riguarda il figlio di un noto boss di Bagnoli, immortalato in foto mentre pranza in una cella davanti a una tavola imbandita con gamberoni. Queste immagini sono state diffuse su TikTok tramite un profilo anonimo.

Un altro caso inquietante riguarda un video, sempre pubblicato su TikTok, in cui un giovanissimo ragazzo, forse quattordicenne, confessa di aver accoltellato un coetaneo, mostrando la presunta arma del delitto. Il ragazzo, senza mostrare alcun segno di pentimento, si è esposto pubblicamente, alimentando così un pericoloso esempio di emulazione.

Il Rischio di Emulazione e l’Intervento delle Autorità

Borrelli ha espresso grande preoccupazione per il potenziale effetto emulazione che questi contenuti possono avere, in particolare sui giovani, spesso più vulnerabili all’influenza dei social media. «Siamo di fronte a una deriva senza freni che denuncio da tantissimo tempo», ha dichiarato Borrelli, sottolineando come i social stiano diventando un veicolo per la diffusione della cultura criminale.

Il deputato ha già inoltrato tutte le segnalazioni ricevute alle autorità competenti, richiedendo un intervento immediato per individuare i responsabili e sequestrare i cellulari utilizzati per creare e diffondere questi contenuti, strumenti che dovrebbero essere assolutamente vietati all’interno delle strutture carcerarie.