Tensione alle stelle nel carcere di Ariano Irpino, dove alcuni detenuti si sono barricati in due sezioni dell’istituto penitenziario per protestare contro alcuni trasferimenti. La situazione è ulteriormente degenerata quando altri detenuti hanno minacciato gli agenti con lamette e olio bollente.
Proteste e Minacce
Secondo Tiziana Guacci, segretario per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), l’incidente è iniziato con un detenuto appena giunto da Avellino che, non avendo completato le pratiche di immatricolazione, aveva lamette in bocca. Il detenuto ha reagito così a un presunto trasferimento fuori regione.
Nella sezione 2, un altro detenuto, di origine straniera, ha lanciato olio bollente verso gli altri detenuti. Fortunatamente, l’episodio non ha avuto gravi conseguenze, ma ha contribuito a un clima di grande preoccupazione e insicurezza.
Intervento delle Autorità e Solidarietà
Il personale del carcere, insieme alle forze dell’ordine, è stato impegnato per gestire la situazione e riportare l’ordine. Il Sappe ha espresso solidarietà massima a tutto il personale coinvolto nell’incidente, riconoscendo il loro impegno e la loro professionalità in una situazione di emergenza.
Anche l’Organizzazione Sindacale Autonoma della Polizia Penitenziaria (Osapp) ha espresso vicinanza al personale di polizia penitenziaria, sottolineando il difficile compito che affrontano quotidianamente. L’incidente al carcere di Ariano Irpino evidenzia le tensioni e le sfide quotidiane nella gestione degli istituti penitenziari. Le problematiche legate ai trasferimenti dei detenuti e la gestione della sicurezza interna sono temi critici che richiedono attenzione e interventi adeguati per garantire la sicurezza di tutti gli individui coinvolti.