La proposta di legge presentata dal deputato Francesco Emilio Borrelli di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) mira a introdurre una nuova fattispecie di reato nel Codice penale italiano: l’apologia della criminalità organizzata e mafiosa. Questo nuovo reato, denominato “414-ter”, prevede la punizione con la reclusione fino a tre anni per chiunque, attraverso spettacoli pubblici, testi, produzioni audio o video, social network o qualsiasi altro mezzo telematico, inneggi a persone o fatti legati alla criminalità organizzata, in particolare quella mafiosa, o denigri individui impegnati nella lotta contro tali attività criminose, come i pentiti.
La legge mira a colpire non solo coloro che glorificano la criminalità organizzata attraverso canzoni, film, o altri media, ma anche chi promuove o finanzia la creazione di murales o installazioni che esaltano figure criminali, come spesso accade in alcune aree di Napoli. Un altro aspetto importante del testo di legge riguarda le sanzioni per i media che diffondono tali contenuti, con multe da 5.000 a 10.000 euro e l’obbligo di rettifica con la stessa visibilità del messaggio originale.
La proposta di legge sottolinea che non saranno accettate motivazioni artistiche, storiche o folcloristiche come attenuanti per questo reato. Questo è un tentativo di rispondere all’uso crescente di murales e altri mezzi di espressione che glorificano la criminalità, spesso giustificati come espressioni culturali o di tradizione locale. Borrelli ha ricordato come a Napoli e provincia siano già avviate rimozioni di altarini e murales dedicati a esponenti della criminalità, interventi basati sulla mancanza di autorizzazioni formali ma che non hanno finora comportato sanzioni penali per i responsabili.