Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, sta lavorando su un nuovo decreto riguardante le carceri che promette di rivoluzionare il sistema penitenziario italiano. Uno degli elementi chiave di questa nuova strategia è la creazione di un elenco nazionale di comunità esterne in grado di offrire un domicilio ai detenuti senza residenza, permettendo loro di svolgere periodi di formazione e reinserimento sociale. Questo approccio è destinato principalmente ai detenuti condannati per reati minori, che sconteranno la loro pena al di fuori del carcere.
Non un “Svuotacarceri”, ma una Nuova Opportunità
Il Guardasigilli respinge l’etichetta di “svuotacarceri” per il nuovo decreto, definendola impropria. Sebbene il problema del sovraffollamento carcerario sia reale, l’obiettivo non è semplicemente quello di ridurre la popolazione carceraria. Nordio spiega che la proposta mira a offrire alternative al carcere per i detenuti con reati minori e per i tossicodipendenti, favorendo il loro reinserimento attraverso l’accoglienza in comunità esterne.
I Requisiti del Decreto
Il decreto sulle carceri prevede che le pene per i reati minori possano essere scontate in strutture diverse dal carcere, con un particolare focus sulle comunità. Queste strutture forniranno non solo un luogo di residenza, ma anche opportunità di formazione.