Un nuovo episodio di violenza scuote il sistema penitenziario campano. Nel carcere di Carinola, in provincia di Caserta, un agente della polizia penitenziaria è stato aggredito e colpito al torace con un punteruolo da un detenuto. Questo grave incidente è solo l’ultimo di una lunga serie di aggressioni che pongono i penitenziari campani in testa alla classifica nazionale per numero di attacchi e agenti coinvolti, con ben 425 casi registrati nei primi cinque mesi del 2024.

Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato di polizia penitenziaria (Spp), ha espresso forte preoccupazione per la situazione allarmante. «Da mesi lanciamo l’allarme sul rischio che ci scappi il morto tra il personale penitenziario. Dobbiamo ancora aspettare che accada una tragedia?», ha dichiarato Di Giacomo, senza mezzi termini. Secondo il segretario del Spp, le responsabilità di questa crisi sono da attribuire al ministro della Giustizia Carlo Nordio e al sottosegretario Del Mastro, i quali, a suo avviso, dovrebbero dimettersi per l’incapacità di trovare soluzioni efficaci al problema della violenza nelle carceri.

Il clima di tensione all’interno degli istituti penitenziari è ulteriormente aggravato dall’ultimo decreto carcere approvato dal Consiglio dei ministri, giudicato deludente dal sindacato. «Non siamo pronti ad affrontare l’estate – conclude Di Giacomo – e siamo stanchi di pagare il prezzo più alto con la nostra incolumità, a causa di responsabilità politiche e di governo». Di Giacomo ha annunciato il proseguimento della mobilitazione del Spp, invitando tutti i colleghi a far sentire la propria voce. Dopo la protesta sotto la sede del Ministero della Giustizia, il sindacato continua a chiedere interventi concreti per la sicurezza del personale penitenziario.