L’Italia sta vivendo l’apice di una intensa ondata di calore, con temperature elevate che mettono a dura prova la salute dei cittadini. Il Ministero della Salute, attraverso il Bollettino sulle ondate di calore, ha fornito un aggiornamento quotidiano sulle città maggiormente colpite da questa emergenza climatica. Ieri, tredici città erano segnalate con il “bollino rosso”, il livello massimo di allerta per il caldo. Queste includevano Ancona, Bologna, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste e Viterbo. Inoltre, quattro città erano sotto il “bollino arancione”, un livello di allerta intermedio: Bari, Brescia, Bolzano e Verona.

Oggi, la situazione è ulteriormente peggiorata, con l’intensificazione del caldo. Le città con “bollino rosso” sono aumentate a quattordici, aggiungendo Bolzano alla lista di ieri. Le città con “bollino arancione” sono cinque, con Catania e Napoli che si aggiungono alle città già segnalate ieri.

Le previsioni per domani sono ancora più preoccupanti. Il numero di città che raggiungeranno il livello massimo di allerta salirà a diciassette, comprendendo anche Bari, Bolzano e Brescia tra le nuove aggiunte. Le città con “bollino arancione” includeranno Milano, Napoli e Torino.

Il “bollino rosso” (livello 3) indica condizioni di emergenza dovute all’ondata di calore, con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive, nonché su sottogruppi a rischio come anziani, bambini molto piccoli e persone con malattie croniche. Il “bollino arancione” (livello 2) indica condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, specialmente nei sottogruppi di popolazione più suscettibili.

Il Ministero della Salute raccomanda a tutti i cittadini di prendere misure preventive per proteggersi dal caldo intenso. È importante bere molta acqua per rimanere idratati, evitare l’esposizione diretta al sole durante le ore più calde della giornata, indossare abiti leggeri e traspiranti, utilizzare ventilatori o aria condizionata per mantenere gli ambienti freschi e prestare particolare attenzione ai soggetti più vulnerabili, come anziani e bambini.