Dal 1 gennaio 2024, il popolo italiano ha intrapreso un nuovo percorso di familiarità con una misura di sostegno al reddito rivoluzionaria: l’Assegno di Inclusione (ADI). Questa nuova iniziativa è entrata in vigore per sostituire il Reddito di Cittadinanza, che ha offerto un significativo aiuto economico a numerosi cittadini italiani. Con l’avvento del nuovo governo, gli italiani hanno dovuto abituarsi all’idea di fare a meno del Reddito di Cittadinanza e, di conseguenza, hanno dovuto prendere confidenza con l’ADI. Tuttavia, questa nuova misura sta ancora generando una serie di problematiche gestionali, poiché persino coloro incaricati della sua gestione non ne conoscono ancora tutte le sfaccettature.

Non è casuale che, nonostante l’entrata in vigore dalla misura dal 1° gennaio, vi siano domande inviate a dicembre ancora in attesa di elaborazione, mentre altre sono rimaste in sospeso senza una spiegazione chiara.

Dal pagamento di marzo in poi, la valutazione dei requisiti dovrebbe basarsi sulla nuova attestazione ISEE, soprattutto per coloro che l’hanno inviata dopo il 31 gennaio 2024. Tuttavia, vi sono cittadini che, al momento, rischiano di non percepire l’Assegno di Inclusione.

Requisiti e Modalità di Richiesta

La legge che ha introdotto l’Assegno di Inclusione ha definito i requisiti necessari per accedervi. Il primo di essi è di natura economica: il reddito familiare complessivo non deve superare i 9360 € all’anno. Tuttavia, questo non è l’unico requisito da soddisfare.

I nuclei familiari idonei ad ottenere l’Assegno di Inclusione devono includere al loro interno una persona ultrasettantenne, dei minori o dei disabili. Un altro requisito meno conosciuto riguarda l’istruzione.

Perché Potresti Non Ricevere l’ADI

In sostanza, all’interno del nucleo familiare non devono essere presenti soggetti che non abbiano adempiuto all’obbligo di istruzione in vigore in Italia. È importante ricordare che attualmente in Italia l’obbligo scolastico dura 10 anni, dai sei ai sedici anni.

Per coloro che non hanno ancora adempiuto a questo obbligo, sarà necessario frequentare corsi di formazione specifici al fine di recuperare gli anni persi e garantire così il diritto all’Assegno di Inclusione.