Da Carmen Consoli a Biagio Antonacci, da Ludovico Einaudi a Russell Crowe, fino a John Legend, i Pooh e De Gregori. Pompei torna a essere palcoscenico per la musica con dieci concerti che si terranno all’interno del Parco archeologico nel corso della prossima estate, tra giugno e luglio. ‘Pompei è arte’ è il nome della rassegna – patrocinata dal ministero della Cultura e dal Parco in collaborazione con il Comune di Pompei e l’organizzazione di Fast Forward e di Blackstar – che vuole riportare la musica in uno dei luoghi più iconici del mondo, teatro nel 1971 dello storico concerto dei Pink Floyd.

“Gli artisti danno vita ai monumenti”, ha detto il sottosegretario segretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, che oggi ha presentato il cartellone al Collegio romano insieme al ministro Gennaro Sangiuliano, al sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, al direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel, e ai componenti de Il Volo. “Noi amiamo un approccio meno elitario nei confronti della cultura- ha aggiunto Mazzi- perché consideriamo che oggi le urgenze che esistono sono altre, come le periferie mentali e fisiche. In questo senso siamo favorevoli a un approccio pragmatico”. Einaudi, che suonerà il 12 luglio, in un video ha già annunciato che “sarà straordinario, un dialogo con la storia e il passato guardando al futuro”. Lo stesso per i Pooh, in programma il 22 luglio, che si sono detti molto felici di suonare in un luogo straordinariamente unico”.

L’8 giugno aprirà la rassegna Carmen Consoli, seguita l’11 da John Legend e il 9 luglio da Russell Crowe. Dopo di lui Einaudi e il 17 luglio Il Volo, presenti oggi al Collegio romano. “Per noi è un grande onore essere qui. Questo è un anno importante, festeggiamo i 15 anni di carriera e non potevamo non festeggiarlo in musica. Il 6 dicembre è stata una data importantissima con il riconoscimento Unesco del bel canto. Si dice che Il Volo porta la musica italiana nel mondo- ha detto il trio- ma abbiamo sempre pensato che è questo patrimonio che ci fa andare in giro per il mondo. A Pompei sarà un nuovo inizio anche per noi”. Chiuderanno ‘Pompei è arte’ i concerti di Biagio Antonacci, che si esibirà il 18, il 19 e il 20 luglio, i Pooh il 22 luglio e Francesco De Gregori il 26 luglio.

“Questa iniziativa si inserisce in un approccio che a Pompei da tanto tempo si sta portando avanti. Questa dimensione urbana del sito di Pompei caratterizza il nostro lavoro e c’è una gestione che a volte sembra essere quella di una città viva. Ci sentiamo un po’ come l’amministrazione comunale di una città antica. Tutta questa infrastruttura ha bisogno di un approccio che va oltre il mero approccio archeologico e la rassegna vuole essere proprio una occasione di vivere il sito e di avvicinarsi all’antico con la musica, ma vuole essere anche occasione per far scoprire ai visitatori tutta la ricchezza dell’area vesuviana che deve diventare la meta”, ha tenuto a dire Zuchtriegel.

“Pompei sta vivendo una nuova stagione perché c’è una grandissima attenzione e una corsa a togliere i confini per cercare di accreditare e dare la possibilità di far diventare la nostra Pompei motore dell’economia anche per le altre città. Spero che diventeremo il Parco archeologico più grande d’Italia”, ha aggiunto Lo Sapio. ‘Pompei è arte’ rappresenta un “matrimonio felice tra il nostro straordinario patrimonio culturale e la nostra eccellenza nazionale, che è il bel canto riconosciuto anche dall’Unesco”, ha detto infine Sangiuliano che si è detto “un estimatore” de Il Volo.