In un periodo in cui il sostegno alle fasce deboli della popolazione è diventato una priorità per governo ed enti locali, l’attenzione si concentra su iniziative volte a garantire un aiuto concreto a chi si trova in difficoltà, specialmente durante la gravidanza e l’infanzia dei figli. Uno di questi sostegni è rappresentato dal bonus maternità, un’iniziativa molto interessante che mira a dare sollievo alle mamme con un ISEE non superiore a 30.000 euro, promossa dai Comuni di Broccostella e Campoli Appennino (Frosinone). Questo bonus, con una scadenza per la richiesta entro il 15 aprile, prevede l’erogazione di un voucher che varia tra i 2.500 euro e i 5.000 euro, destinato a 318 mamme che ne faranno richiesta.
Il sistema di assegnazione sarà basato su una graduatoria e il sostegno sarà spendibile per l’acquisto di accessori necessari per il neonato, come pannolini, creme, prodotti per il bagno, culle e altri articoli utili per i primi mesi di vita del bambino.
Per poter accedere a questo bonus, oltre al requisito dell’ISEE e alla residenza in un Comune della Regione Lazio, è necessario essere cittadine italiane, dell’Unione Europea o possedere un regolare permesso di soggiorno. Inoltre, occorre avere una residenza in un immobile regolarmente registrato e assicurarsi che gli altri figli siano in regola con la scuola dell’obbligo.
La procedura per la candidatura prevede di collegarsi al sito della Regione Lazio e cercare il tema “sostegno maternità”. Già numerose sono state le richieste inoltrate da mamme che soddisfano i requisiti, poiché le somme messe a disposizione sono molto significative per coloro che si trovano ad affrontare le spese legate alla crescita dei propri figli.
In un periodo di crescente crisi economica, diventare genitori rappresenta spesso un lusso che pochi possono permettersi. I costi legati alla crescita di un figlio, sin dalla nascita, possono essere onerosi e questo bonus maternità assume un’importanza fondamentale proprio per questo motivo. Tuttavia, è importante sottolineare l’importanza di anticipare le richieste e non attendere gli ultimi giorni, per evitare problemi legati all’affollamento dei sistemi telematici che potrebbero compromettere l’invio delle istanze nei tempi previsti.