Cresce la preoccupazione tra gli operai dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco, considerato uno dei più a rischio secondo le dichiarazioni del Ceo Carlos Tavares, a causa delle politiche del Governo in materia di incentivi per l’industria automobilistica. L’incertezza sul futuro lavorativo coinvolge non solo gli operai ma l’intera comunità locale. Dopo la fine degli ammortizzatori sociali all’inizio dell’anno, i lavoratori si trovano ora di fronte a un futuro incerto, inaspettatamente accentuato dalle dichiarazioni del Ceo riguardo ai rischi per gli stabilimenti italiani. La produzione del modello Alfa Romeo Tonale sarà fermata anche martedì a causa di carenza di elementi meccanici, aggiungendo ulteriore tensione tra gli operai già privati degli ammortizzatori sociali. Nel contesto di queste sfide, gli operai esprimono la loro preoccupazione riguardo alla possibilità di ulteriori incentivi e chiedono una maggiore compartecipazione dello Stato.

Le preoccupazioni si estendono anche agli operai dell’indotto, in particolare della Tiberina di Pomigliano, i cui legami commerciali erano precedentemente legati alla Sevel di Atessa. La perdita di commesse ha già creato difficoltà per l’indotto, e l’amministrazione comunale sottolinea il diritto di partecipare agli incontri istituzionali che discuteranno delle prospettive dello stabilimento.

La Regione Campania è chiamata ad agire attivamente per tutelare il tessuto industriale locale e i livelli occupazionali. L’amministrazione comunale e gli operai chiedono un intervento efficace per evitare penalizzazioni allo stabilimento di Pomigliano, auspicando che le tensioni tra il governo e Stellantis non abbiano un impatto negativo sui lavoratori locali.