Le dichiarazioni dell’ex boss di camorra Rosario Giugliano, alias “Rosario ‘o Minorenne”, riguardo al suo coinvolgimento politico in elezioni passate, hanno suscitato scalpore nell’ambito della giustizia e della politica locale. Secondo quanto riportato da Il Mattino attraverso l’articolo di Dario Sautto, Giugliano avrebbe dichiarato il suo coinvolgimento nelle elezioni comunali tra il 2015 e nel 2020. Le sue affermazioni gettano ombre sull’ingerenza della criminalità organizzata nel processo elettorale, parlando di presunti candidati sostenuti da lui stesso, raccogliendo voti e coinvolgendosi nell’ambito dell’attacchinaggio, una pratica legata al posizionamento di manifesti elettorali e materiale propagandistico nelle campagne elettorali.
Pur evitando di fare nomi in Aula, le sue dichiarazioni hanno destato grande interesse da parte delle autorità competenti, spingendo la Direzione Distrettuale Antimafia a voler approfondire la veridicità delle affermazioni di Giugliano. Il coinvolgimento di figure legate alla criminalità organizzata nel processo politico ha sempre suscitato profonde preoccupazioni in quanto mina la stessa essenza della democrazia e rappresenta un pericolo per la correttezza e la trasparenza delle elezioni.
Le affermazioni dell’ex boss potrebbero aprire un nuovo capitolo investigativo in merito alla connessione tra criminalità elettorale e attività politica, un terreno delicato su cui le autorità preposte dovranno indagare accuratamente per garantire la tutela delle istituzioni democratiche e la legalità del processo elettorale.