Palazzo Fienga, l'ex roccaforte del clan Gionta sarà abbattuta
Il destino di Palazzo Fienga, una volta roccaforte del Clan Gionta, si trova al centro di un incontro ai vertici convocato dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, per il 29 dicembre. L'obiettivo è di...
Il destino di Palazzo Fienga, una volta roccaforte del Clan Gionta, si trova al centro di un incontro ai vertici convocato dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, per il 29 dicembre. L'obiettivo è discutere e valutare l'ipotesi di riqualificazione di questo immobile confiscato alla criminalità organizzata. L'incontro sarà partecipato da figure chiave come il direttore dell'Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati, il direttore dell'Agenzia del Demanio di Napoli, i membri della commissione straordinaria del Comune di Torre Annunziata, il sovrintendente ai beni archeologici, le forze dell'ordine e il commissario straordinario per Palazzo Fienga.
L'opinione sulla riqualificazione è controversa: la Commissione Straordinaria di Torre Annunziata si è espressa a favore della demolizione. Secondo Enrico Caterino, è fondamentale abbattere l'edificio per consentire un vero rilancio della zona, data la mancanza di standard urbanistici. L'idea proposta è quella di trasformare l'area in un parco pubblico accessibile alla comunità, con spazi verdi, panchine e aree gioco per i bambini, utilizzando le macerie come base per creare questa nuova struttura.
In precedenza, nel settembre scorso, un gruppo di lavoro inter-istituzionale aveva effettuato un sopralluogo per esplorare le possibili soluzioni. Attualmente, Palazzo Fienga è nelle mani dell'Agenzia dei Beni Confiscati.