Al fine di sostenere i costi elevati sostenuti dai pendolari per il carburante, è stato istituito un bonus benzina nel 2024, sebbene sia importante comprendere i criteri di ammissibilità e le modalità di accesso a questa agevolazione. Il Decreto Carburanti recentemente emesso ha prorogato il bonus benzina per l’intero anno 2024, tuttavia, ha escluso l’esenzione contributiva. Pertanto, l’agevolazione si traduce principalmente in un’esenzione fiscale e non comporta una sospensione dei contributi.

Questo incentivo consiste in una somma fissa di 200 euro, che potrà essere erogata sotto forma di buoni sconto o attraverso altri metodi. Ad esempio, potrebbe essere offerta come premio di risultato, permettendo alle aziende di espandere i loro programmi interni di welfare aziendale. Tuttavia, la decisione di erogare questo bonus spetta al datore di lavoro, che può scegliere se concederlo o meno ai dipendenti.

Da sottolineare che questa agevolazione è destinata esclusivamente ai dipendenti del settore privato con contratti di lavoro regolarmente registrati. Il bonus non è soltanto limitato all’acquisto di carburante, ma può anche coprire i costi di ricarica dei veicoli elettrici, gas di petrolio liquefatto (GPL) e gas naturale compresso (metano), fino a un massimo di 200 euro per persona.

È importante notare che, se il bonus è erogato come benefit aziendale, potrebbe essere soggetto a tassazione ordinaria. Pertanto, è consigliabile essere consapevoli delle implicazioni fiscali legate all’ottenimento di questo incentivo.

Alcune categorie di lavoratori, come i dipendenti del settore pubblico, i titolari di borse di studio, i lavoratori autonomi, i percettori di indennità di disoccupazione come la NASpI e gli amministratori, non sono idonei a ricevere questo bonus. Non è richiesta una richiesta specifica per ottenere l’agevolazione, poiché spetta al datore di lavoro decidere entro il 12 gennaio 2024 se concederla o meno ai propri dipendenti.