L’assegno unico universale, un sostegno fondamentale per milioni di famiglie, si appresta a subire un adeguamento significativo a partire da gennaio 2024. Secondo quanto stabilito dal Dlgs 230/2021, l’ammontare dell’aiuto per i figli deve essere annualmente adeguato al costo della vita. Attualmente, questo sostegno raggiunge 5,59 milioni di famiglie, supportando 8,89 milioni di figli a carico. Gli importi attuali dell’assegno variano da una quota minima di circa 54 euro al mese a una massima di 189,2 euro per ogni figlio, determinati in base alle soglie Isee. Tuttavia, con l’applicazione del tasso di rivalutazione del 5,4%, già deliberato per le pensioni attraverso il decreto del Mef del 27 novembre, ci si aspetta un significativo aggiustamento di tali importi.
Secondo le stime del Sole 24 Ore del Lunedì, questo adeguamento potrebbe entrare in vigore a partire dal prossimo anno, portando l’assegno unico a valori che rispecchiano l’aumento del costo della vita. Tale variazione potrebbe risultare cruciale per molte famiglie, garantendo un maggiore supporto finanziario per far fronte alle spese quotidiane legate all’educazione e al benessere dei figli.
La legge di bilancio ha inoltre previsto ulteriori agevolazioni. Per i figli di età inferiore a un anno e per le famiglie con tre o più figli fino al terzo anno di ciascun figlio (con un limite Isee di 40mila euro), si applicherà una maggiorazione del 50%. Questo incremento porterà l’assegno a un massimo di 262,5 euro al mese, offrendo un sostegno supplementare a situazioni familiari particolarmente impegnative.
Tuttavia, la percentuale ufficiale di adeguamento sarà confermata con un comunicato ufficiale da parte dell’Istat a gennaio. Questa percentuale sarà applicata non solo sugli importi base per ciascun figlio, ma anche sulle soglie Isee e sulle maggiorazioni previste dalla legge.