Sicuramente è utile conoscere le specifiche relative al bonus aggiuntivo sulla tredicesima per i pensionati, un’agevolazione mirata a determinate condizioni e beneficiari con trattamenti previdenziali minimi. Questo extra, previsto in specifici casi, si aggiunge alla rivalutazione della pensione che mira a contrastare l’inflazione e la perdita di potere d’acquisto.

Il bonus sulla tredicesima non è la classica tredicesima mensilità, ma un’integrazione per coloro che percepiscono trattamenti pensionistici specifici, rispettando determinati limiti di reddito. Attualmente, il bonus ammonta a 154,94 euro, e le regole per questo aggiuntivo sono distinte da quelle per la rivalutazione delle pensioni.

Per ottenere il bonus tredicesima, è necessario rispettare dei limiti di reddito:

Il reddito totale individuale sottoponibile ad Irpef non deve superare 1,5 volte il trattamento minimo (11.074,83 euro).
Nel caso di pensionati sposati, il reddito totale individuale assoggettabile ad Irpef, sommato ai redditi del coniuge, non deve superare 1,5 volte il trattamento minimo o 3 volte il trattamento minimo se cumulato (22.149,66 euro).
Questi limiti sono annui e legati sia alla pensione erogata dall’INPS che al reddito individuale e coniugale. L’INPS ha dichiarato che più di 346.000 beneficiari riceveranno quest’anno l’importo aggiuntivo. Il pagamento avverrà insieme alla tredicesima e sarà visibile nel cedolino di dicembre, con inizio delle erogazioni a partire dal primo dicembre presso le banche e le Poste Italiane.

Chi opterà per il ritiro in contanti presso gli sportelli postali dovrà seguire il calendario di pagamento, suddiviso per lettera del cognome, come consuetudine.

È importante sottolineare che i requisiti per ottenere questo bonus non hanno subito variazioni nel tempo, offrendo stabilità e chiarezza ai beneficiari.