Nelle affascinanti aree del Parco Nazionale del Vesuvio, un’operazione di abbattimento ha messo fine a due strutture abusive che fungevano sia da residenza alberghiera che da club privato. La demolizione è eseguita dal proprietario dei manufatti, in regime di autodemolizione, a seguito di indagini condotte dalla Procura di Torre Annunziata. A dare la notizia è Il Mattino online. Le due costruzioni, situate in via Montedoro, rappresentavano un’evidente violazione delle normative vigenti e occupavano un’area classificata dal piano regolatore generale come “parco privato vincolato” e “zona ospedaliera”. La loro presenza nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio è stata oggetto di attenzione da parte delle autorità competenti, che hanno agito per garantire il rispetto delle leggi e la tutela dell’ambiente circostante.
Il primo manufatto aveva una superficie di circa 140 metri quadrati ed era costituito da tubolari in ferro con copertura e pavimento in legno, mentre all’esterno presentava una pavimentazione di circa 290 metri quadrati con marmetti e un impianto elettrico di illuminazione composto da tredici pali in ferro fissati al suolo, con una struttura (gazebo) ancorata ai pali stessi. Il secondo edificio, invece, aveva una superficie di 100 metri quadrati e presentava un tetto spiovente parzialmente coperto, insieme a una chiusura parziale dei lati perimetrali.
Secondo le indagini della Procura di Torre Annunziata, queste due costruzioni non solo erano abusive ma fungevano anche da albergo e club privato, noti con il nome “Rumba Club”. L’operazione di demolizione, effettuata dal proprietario stesso dei manufatti, ha ristabilito il rispetto delle leggi in un’area di grande importanza ambientale e paesaggistica.