In una conferenza organizzata dal Rycc Savoia in collaborazione con il Rotary International Club Napoli Est e il Cnr-Iriss, si sono discusse proposte cruciali per affrontare i crescenti rischi geologici nella regione flegrea. L’incontro, tenutosi al Circolo Savoia sul bradisismo, ha messo in luce alcune misure chiave per la sicurezza della popolazione e degli edifici nella zona.

Diminuzione della Popolazione Residente
Uno dei punti centrali del dibattito è stata la diminuzione della popolazione residente nella zona rossa, una misura necessaria data la crescente instabilità geologica nella regione flegrea. Secondo stime, circa 600.000 persone vivono attualmente in quest’area a rischio. L’idea di ridurre significativamente la popolazione residente nella zona rossa è presentata come una soluzione razionale per affrontare il rischio di eruzione vulcanica, data la scarsa affidabilità dei metodi di previsione delle eruzioni vulcaniche.

Evacuazione degli Edifici

Un’altra proposta chiave riguarda l’evacuazione, almeno temporanea, degli edifici situati entro un raggio di un chilometro e mezzo dall’area di Solfatara-Agnano. Questo passo è stato suggerito per verificare l’agibilità e la capacità di resistenza degli edifici a scosse sismiche rilevanti. Data l’aumento della sismicità nella regione flegrea, sia in termini di frequenza che di magnitudo massima, l’evacuazione temporanea degli edifici in questa zona è vista come una soluzione immediata per evitare tragedie.

Sismicità in Aumento

Il professor Giuseppe De Natale, dirigente di ricerca dell’Ingv ed associato Cnr-Ino, ha sottolineato l’urgente problema della sismicità nella regione flegrea, che sta aumentando in frequenza e magnitudo massima. Questo rappresenta una minaccia significativa per la stabilità degli edifici nella zona. L’evacuazione temporanea degli edifici situati vicino all’area di Solfatara-Agnano è indicata come l’unico rimedio immediato per prevenire tragedie dovute alle scosse sismiche.