Nelle strade di Roma, un’insolita minaccia si sta diffondendo rapidamente, portando paura e preoccupazione tra i residenti dei quartieri colpiti. Le Vespe Orientalis, una specie invasiva originaria dell’Asia, stanno prendendo piede nella Capitale, costruendo nidi imponenti e provocando un aumento delle segnalazioni da parte dei cittadini spaventati. Da Monteverde al Centro fino alla periferia, l’emergenza sembra non conoscere fine, e i tentativi di contenimento si susseguono.

L’anno scorso, la prima colonia di Vespe Orientalis era scoperta a Monteverde, segnando l’inizio di un problema che ora si è esteso a molte altre parti della città. Tuttavia, la situazione sembra essere andata oltre le aspettative: negli ultimi giorni è stato ritrovato un nido anche in un’abitazione a pochi passi dal maestoso colonnato di San Pietro. La coppia che vi abita, insieme alla loro bimba di 15 mesi, è costretta a fare i conti con la presenza di centinaia di esemplari di Vespe Orientalis.

Il ritrovamento dei nidi di queste vespe non solo mette in pericolo la tranquillità dei residenti, ma costituisce anche un rischio per la salute pubblica. Gli esperti avvertono che, se non gestita adeguatamente, la presenza delle Vespe Orientalis può portare a un aumento incontrollato delle popolazioni insettive, con potenziali conseguenze sia per l’ecosistema locale che per la sicurezza dei cittadini.

La stagione delle Vespe Orientalis ha subito un ritardo quest’anno a causa delle piogge, ma ciò non ha impedito a questi insetti di tornare a colonizzare la città fin dalla fine di giugno. Numerosi interventi sono effettuati per mettere in sicurezza appartamenti e abitazioni, ma la diffusione delle vespe continua ad allarmare i residenti.

Marta e Leo, una giovane coppia con una bimba di 15 mesi, hanno condiviso la loro esperienza con un recente ritrovamento di un nido di Vespe Orientalis nella loro casa. All’inizio di luglio, notarono la presenza di alcune vespe, ma non si aspettavano che la situazione potesse peggiorare così rapidamente. Tornati dalle vacanze, si sono trovati di fronte a centinaia di insetti che avevano nidificato nel tubo di scarico della caldaia interna.

Gli esperti hanno rimosso i nidi e neutralizzato gli insetti, ma la sfida persiste. I nidi erano impressionantemente grandi, con favi che si estendevano come stringhe all’interno di uno spazio stretto. All’interno dei nidi, scoperte le “Regine”, che sono responsabili della riproduzione delle vespe. La presenza di queste Regine sottolinea la gravità della situazione e la potenziale rapida proliferazione della specie.

Il periodo attuale è considerato di “maggiore intensità”, durante il quale le Vespe Orientalis diventano più aggressive per difendere i nidi. Questo rende cruciale un intervento tempestivo e professionale da parte degli esperti per contenere la situazione e rassicurare i cittadini preoccupati.