Una persona sottoposta a fermo per i colpi d’arma da fuoco esplosi la scorsa notte a Sant’Anastasia (Napoli), azione che ha causato il ferimento di tre persone, tra cui una bambina di dieci anni. Si tratta di un 19enne, Emanuele Civita, indagato per i reati di tentato omicidio e porto illegale di arma in concorso. Un complice è in via di identificazione. Il provvedimento è stato emesso dalla Direzione distrettuale antimafia della procura di Napoli ed eseguito dai carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il 19enne, insieme alla seconda persona, avrebbe raggiunto la zona di piazza Ammiraglio Carlo Cattaneo a bordo di uno scooter e, in movimento, avrebbero esploso almeno dieci colpi di arma da fuoco nella piazza dove sono presenti bar e gelaterie.

Le armi utilizzate, un revolver e un mitra, sarebbe dapprima “ostentate dai due giovani con atteggiamento aggressivo” e poi utilizzate, in un successivo passaggio a bordo dello scooter, sparando verso la piazza. Coinvolta un’intera famiglia che era intenta a consumare un gelato all’esterno di un bar: i frammenti di alcuni proiettili, esplosi ad altezza uomo, hanno raggiunto anche la testa di una bambina di dieci anni, che è rimasta ferita in modo grave. La piccola è sottoposta a un delicato intervento chirurgico ed è tuttora ricoverata in prognosi riservata all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli.

L’identificazione dell’autore del delitto è stata possibile grazie alle indagini dei militari, che hanno acquisito filmati di diverse telecamere presenti nell’area e ascoltato diversi testimoni, attività svolte con il supporto del nucleo investigativo di Castello di Cisterna e con la partecipazione del pubblico ministero. Nella notte sono effettuate perquisizioni domiciliari. Il giovane, in un primo momento risultato assente dalla sua abitazione, si è poi consegnato ai carabinieri.