«Io chiedo a questi maestri se è normale che mio figlio si svegli alle 6 e mezza del mattino e si ritrovi il pomeriggio con tre-quattro compiti da dove fare, senza poter fare sport o altro – dice la mamma con tono arrabbiato – Voi cinque-sei ore… che me ne frega a me che avete venti alunni? Ve la dovete vedere voi. Questa è la collaborazione scuola-famiglia?». Questo lo sfogo di una mamma su TikTok. Si tratta di Emma Guiducci che già aveva fatto parlare per altri video sul tema. Questo filmato ha però fatto il giro web con tanti genitori che approvano.

Il ruolo della scuola e dei docenti nella formazione dei bambini è un tema molto importante e dibattuto, soprattutto in tempi di pandemia, in cui la didattica a distanza e la gestione dei compiti a casa hanno assunto un ruolo ancora più centrale. È comprensibile che i genitori siano preoccupati per la salute e la formazione dei loro figli, ma è importante non cadere nel tranello di scaricare la responsabilità esclusivamente sui docenti.

Innanzitutto, è importante sottolineare che la scuola è un luogo di apprendimento, ma anche di socializzazione e di formazione di cittadini consapevoli e responsabili. Non è possibile che i docenti si occupino esclusivamente della didattica, senza curarsi dell’educazione civica, dell’inclusione e della formazione di competenze trasversali.

Inoltre, i compiti a casa sono uno strumento importante per consolidare gli apprendimenti e per sviluppare l’autonomia dei bambini. È vero che i genitori possono sentirsi oberati dalle richieste dei docenti, ma è anche vero che i compiti a casa sono uno strumento per coinvolgere i genitori nella formazione dei propri figli, permettendo loro di seguire il percorso di apprendimento e di intervenire in caso di difficoltà.