“Oriel non stava giocando a pallone in strada, si trovava sul ciglio della carreggiata assieme a noi e ai nostri parenti: com’è possibile che chi lo ha travolto non l’abbia visto né abbia frenato, alle tre del pomeriggio e in punto dove non si dovrebbero superare i 50 chilometri all’ora? Ha spento per sempre la luce della nostra vita”. Così i genitori del bambino di 8 anni, Oriel Skura, investito il giorno di Natale, nella frazione di Foggia di Borgo Segezia, in via Napoli all’altezza del civico 95, tratto della Statale 90, nelle dichiarazioni raccolte dallo Studio 3A-Valore spa, che rappresenta la famiglia del piccolo nel procedimento penale per omicidio stradale aperto dalla procura di Foggia.

“Oriel era il sole della nostra casa, aveva un’energia positiva con tutti. Era un bambino molto felice e sempre sorridente, gli piaceva fare festa, ballare, cantare, godeva di ogni attimo della sua vita. Ha lasciato un bel ricordo di sé in qualsiasi posto che ha frequentato, fuori casa aveva la maturità di un adulto”, proseguono mamma Merita e papà Olsi. “Ogni giorno in cui andiamo al cimitero, davanti alla sua tomba, troviamo sempre persone che gli rendono visita”.