“Teresa sei una cornuta”, “Trifone ti tradisce”. Sono questi alcuni dei messaggi che la ragazza uccisa a Pordenone insieme al fidanzato ha ricevuto dal profilo anonimo di Facebook. Chat che secondo gli inquirenti sarebbero partite da un computer nella stessa casera dove l’indagato Giosuè Ruotolo di Somma Vesuviana prestava servizio e che dunque vengono contestati proprio al caporal maggiore.
A rivelare i testi dei messaggi il settimanale “Giallo”. Nella vicenda è indagata anche Rosaria Patrone, la fidanzata 24enne di Ruotolo anche lei di Somma Vesuviana. Per la ragazza le accuse sono di istigazione e falsa attestazione.