Ex pugile uccide l'amico durante una lite

35enne muore dopo una lite in casa

A cura di Redazione
07 dicembre 2025 10:30
Ex pugile uccide l'amico durante una lite -
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Una serata trascorsa in un appartamento del rione Santa Margherita, nella zona orientale di Salerno, si è trasformata in tragedia. Vincenzo Mazza, 35 anni, originario di Angri, è morto in seguito a una violenta lite avvenuta al primo piano di una piccola palazzina del quartiere. L’uomo era in compagnia di Luca Fedele, 49 anni, salernitano, con un passato nelle competizioni amatoriali di pugilato.

Secondo la prima ricostruzione, i due avrebbero trascorso la serata insieme consumando sostanze stupefacenti. In questo contesto, una discussione degenerata avrebbe portato a uno scontro fisico. Mazza è caduto a terra riportando un grave trauma alla testa, rivelatosi fatale. Il quartiere, solitamente tranquillo nelle ore serali, non aveva percepito la gravità dell’accaduto nonostante qualche rumore proveniente dall’appartamento.

Fedele è stato arrestato con l’accusa di omicidio preterintenzionale e condotto nel carcere di Fuorni. A intervenire sul posto sono stati i Carabinieri della Compagnia di Salerno, allertati dal personale del 118 chiamato dallo stesso indagato.

La prima versione dei fatti e le incongruenze

All’arrivo dei soccorsi, Fedele avrebbe tentato di fornire una ricostruzione poco chiara, affermando inizialmente di non conoscere la vittima e sostenendo di averla trovata in casa mentre tentava un furto. La versione è apparsa da subito incoerente, spingendo i militari a condurlo in caserma per un interrogatorio più approfondito.

Gli accertamenti svolti nel corso della notte hanno smentito il racconto iniziale. I due erano stati visti insieme poche ore prima e, nell’appartamento, i Carabinieri hanno rinvenuto cocaina e crack in quantità compatibili con un consumo immediato. L’indagato ha poi ammesso di aver colpito il 35enne, senza però chiarire i motivi della lite.

Verifiche in corso e profilo della vittima

Restano ancora da chiarire le cause esatte del diverbio. Secondo le prime informazioni, Mazza — incensurato — affrontava da tempo problemi di dipendenza e risultava in cura presso un centro di igiene mentale. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire le ore precedenti al decesso e di definire con precisione l’intera dinamica della vicenda.

La salma della vittima è stata posta sotto sequestro presso l’obitorio dell’ospedale di Salerno, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il pubblico ministero potrebbe disporre l’autopsia per stabilire se la morte sia stata causata dai colpi ricevuti o dalla caduta.

Sigilli anche all’abitazione teatro dell’episodio, dove proseguono i rilievi tecnici della Scientifica. Le indagini puntano ora a chiarire ogni dettaglio utile a definire il contesto in cui è maturata la tragedia e le eventuali responsabilità dell’indagato.

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