Entrano in casa e rubano i gioielli dei familiari defunti
Furto dal forte valore affettivo
Tra gli oggetti sottratti figurano gioielli appartenuti alla madre e al padre, quest’ultimo scomparso sei mesi fa. In particolare, un bracciale d’argento regalato dal padre per il quarantesimo compleanno e le fedi nuziali dei genitori, simboli di una famiglia che non c’è più ma che continua a vivere nei ricordi.
Un appello a ladri e ricettatori
Nel suo messaggio, Rosaria Longo sottolinea come il dolore non sia legato al valore materiale degli oggetti rubati, ma alla perdita di ricordi insostituibili. Gioielli che rappresentavano legami, affetti e momenti di vita condivisa, impossibili da ricomprare.
L’appello è rivolto non solo a chi ha compiuto il furto, ma anche a eventuali ricettatori o a chi dovesse imbattersi in annunci di vendita sospetti, magari online. La richiesta è semplice: restituire ciò che è stato sottratto, riconoscendo il valore umano e simbolico di quegli oggetti.
Gioielli come memoria, non come merce
La vicenda riaccende l’attenzione sul fenomeno dei furti in abitazione e sul mercato della ricettazione, ma soprattutto pone l’accento su un aspetto spesso trascurato: dietro ogni oggetto rubato può esserci una storia, una famiglia, una parte di vita.