Nuovo grave episodio di violenza negli ospedali di Napoli. Questa volta a farne le spese è stato l’intero team del pronto soccorso dell’ospedale Vecchio Pellegrini, aggredito da un giovane paziente che si era presentato per un presunto trauma cranico. La denuncia arriva da Manuel Ruggiero, fondatore del gruppo “Nessuno tocchi Ippocrate”, che da anni monitora e denuncia le aggressioni contro medici e operatori sanitari in Campania.

La dinamica dell’aggressione

Dopo essersi registrato al triage, il paziente si era allontanato dall’area d’attesa senza preavviso. Pochi minuti più tardi è tornato, forzando le porte d’ingresso e impugnando un paio di forbici, con cui ha minacciato un’operatrice sanitaria, puntandole la lama contro l’addome.

La donna, pur non riportando ferite, ha vissuto momenti di forte terrore e ansia.
La violenza del giovane non si è fermata: ha insultato un’altra operatrice e ha colpito con calci all’addome un’operatrice socio-sanitaria, intervenuta per difendere la collega.

Solo il tempestivo intervento del drappello di polizia e delle guardie giurate ha permesso di bloccare e ammanettare l’aggressore, che ha continuato a colpire con calci anche un infermiere durante il trasferimento nei locali della polizia interna all’ospedale.

Personale sotto shock ma in servizio

Nonostante l’aggressione, il personale sanitario ha continuato a garantire l’assistenza medica al paziente, come previsto dai protocolli.
Gli operatori coinvolti sono poi visitati e refertati, con prognosi di diversa entità: la più grave, di dieci giorni, riguarda l’operatrice socio-sanitaria colpita all’addome.

L’appello: “Servono più tutele per chi lavora in prima linea”

«Un episodio che riaccende l’attenzione sulla sicurezza di chi opera nei pronto soccorso, spesso bersaglio di aggressioni fisiche e verbali», ha commentato Manuel Ruggiero.
Il fondatore di Nessuno tocchi Ippocrate chiede maggiori misure di prevenzione e protezione, ricordando che solo nel 2024 si sono registrati centinaia di casi di violenza contro operatori sanitari in Campania.