Un uomo di 45 anni, residente a Firenze, sarebbe al centro delle indagini sul sito Phica.eu, piattaforma finita nello scandalo delle foto rubate a politiche, influencer e attrici. Secondo quanto riportato da Domani, l’uomo in questione è Vittorio Vitiello, originario di Pompei e titolare dal 2023 di una piccola società italiana. Le verifiche investigative lo indicherebbero come amministratore del portale incriminato.

Intanto, centinaia di donne hanno denunciato la pubblicazione non consensuale delle proprie immagini su forum e siti di natura sessista. L’avvocata Annamaria Bernardini de Pace, con il supporto di un pool di dodici legali, ha già raccolto numerose segnalazioni e ha avviato una class action per richiedere risarcimenti nei confronti delle piattaforme coinvolte. L’obiettivo, ha dichiarato, è sollecitare la magistratura a trattare il fenomeno con la stessa gravità di un’aggressione di massa.

Il forum e i contenuti rimossi

Il 20 agosto, dopo la chiusura da parte di Meta della pagina Facebook “Mia Moglie”, il sito Phica.net risultava ancora attivo. L’amministratore lo avrebbe oscurato soltanto il 28 agosto, in seguito alla denuncia pubblica di un’influencer. In quei giorni, tuttavia, alcune sezioni del forum erano già state eliminate, tra cui quella in cui venivano spiegati metodi per installare microtelecamere nei camerini di negozi e palestre.

Questo ha rafforzato l’ipotesi di reati quali istigazione a delinquere e interferenza illecita nella vita privata, che la Procura di Roma sta valutando.

La denuncia della sindaca di Firenze

Tra le vittime coinvolte nello scandalo figura anche la sindaca di Firenze, Sara Funaro, che ha sporto denuncia dopo aver scoperto immagini a lei attribuite sul sito accompagnate da commenti offensivi e sessisti. Il presunto amministratore del portale sarebbe già stato ascoltato dagli inquirenti fiorentini.

L’inchiesta della Procura di Roma

Il caso è ora sotto la lente della Procura capitolina. Un incontro tra la polizia postale e il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini ha avviato l’iter per l’apertura di un fascicolo. I reati ipotizzati includono:

diffusione illecita di immagini o video a contenuto sessuale (art. 612-ter c.p.);

diffamazione;

estorsione.

La posizione dell’amministratore del sito

Dal 2 settembre, sulla homepage di Phica.net compare un messaggio rivolto alle autorità:

“Aggiornamento: Tutte le discussioni sono rimosse e a disposizione delle autorità competenti in caso di denuncia, con log e informazioni. Solo per comunicazioni delle forze dell’ordine: postale@phica.net
. Se volete rimuovere il vostro account: deletemepls@phica.net
”.

Un tentativo, probabilmente, di mostrare collaborazione con gli inquirenti, mentre le indagini proseguono per accertare responsabilità penali e civili.