A pochi giorni dalla violenta aggressione ai danni di Lorenzo, giovane con disabilità di Ottaviano, il deputato di Alleanza Verdi–Sinistra Francesco Emilio Borrelli ha voluto incontrarlo di persona. Con lui era presente Roberto Russo, responsabile dell’associazione Cellule di Bonifica Sociale.
Il ragazzo, dopo l’episodio, aveva scelto di non uscire più di casa per paura. La visita di Borrelli è stata invece l’occasione per tornare insieme sui luoghi dell’aggressione e per riaffermare il diritto di Lorenzo a vivere liberamente nella sua comunità.
L’aggressione e le intimidazioni
Secondo le ricostruzioni, il giovane è stato prima insultato da un gruppo di ragazzi, poi colpito al volto con una pietra e successivamente umiliato da altri atti vandalici, come la distruzione di un palo dedicato alla segnaletica per persone con disabilità.
Durante la passeggiata, alcuni cittadini hanno inoltre segnalato la presenza di un ex ultras, già noto per saluti romani esibiti dal balcone di casa, che avrebbe messo in atto ulteriori comportamenti intimidatori nei confronti di Lorenzo.
Le parole di Borrelli
“Non possiamo accettare che Lorenzo viva prigioniero della paura mentre i suoi aggressori sono liberi – ha dichiarato Borrelli –. Lui deve poter uscire e vivere serenamente, chi dovrebbe nascondersi sono coloro che lo hanno colpito, ormai quasi tutti identificati”.
Il deputato ha sottolineato che il più grande degli aggressori avrebbe vent’anni, con un padre agli arresti domiciliari, mentre gli altri sarebbero tutti minorenni. A rendere il quadro più preoccupante, la diffusione sui social di una foto che mostrerebbe il gruppo in atteggiamenti spavaldi e armati di pistola.
Una manifestazione per la comunità
Borrelli ha annunciato che, in accordo con il sindaco Biagio Simonetti, verrà organizzata una passeggiata collettiva a cui parteciperà anche Lorenzo. L’iniziativa avrà l’obiettivo di dimostrare che Ottaviano è una comunità unita e pronta a schierarsi contro violenza, discriminazioni e soprusi.
“Questa città deve reagire insieme – ha concluso il deputato – per ribadire che non c’è spazio per chi semina odio e intimidazione”.