Dopo gli episodi di tensione verificatisi nella serata di domenica durante la tradizionale Festa dei Gigli, è intervenuto con fermezza il vescovo di Nola, monsignor Francesco Marino. In una lettera aperta rivolta alla cittadinanza, il presule ha condannato con decisione i comportamenti violenti emersi al termine della ballata in onore di San Paolino.
Scontri tra paranze dopo la processione
Al termine della manifestazione, si sono registrati momenti di forte tensione tra due gruppi appartenenti alle paranze, le formazioni che realizzano e trasportano i gigli, maestosi obelischi simbolo della festa e riconosciuti come patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Gli scontri sono avvenuti in una delle strade cittadine, tra spintoni e grida, causando allarme tra i presenti.
Le parole del vescovo
“È assurdo che una festa religiosa, che dovrebbe essere palestra di pace e fraternità, si trasformi per alcuni in occasione di scontro e violenza”, scrive monsignor Marino, che sottolinea come tali episodi, sebbene isolati, non possano essere ignorati né minimizzati.
Il vescovo ha rivolto anche un sentito ringraziamento a chi ha lavorato con passione e impegno per organizzare la festa, evidenziando il valore comunitario dell’evento. “Durante le cene dei comitati – ha aggiunto – ho percepito il clima di rispetto e di comunione che coinvolge persone di ogni età e provenienza sociale. La mattina della festa è stata un’espressione autentica di questo spirito”.
Un appello alla responsabilità
Il presule invita tutti a una maggiore consapevolezza nella gestione della manifestazione, suggerendo di curare meglio orari, linguaggi e comportamenti, in particolare quelli veicolati dagli altoparlanti delle paranze e dalle canzoni eseguite.
“Non bisogna sottovalutare l’impatto di parole e atteggiamenti scomposti, soprattutto in un’epoca in cui i social media rilanciano rapidamente immagini e video, spesso fuori contesto”, ha dichiarato.
Proteggere i più deboli, preservare lo spirito della festa
Monsignor Marino ha ribadito la necessità di garantire la sicurezza e la serenità di tutti i partecipanti, in particolare dei bambini e degli anziani. “Quando la devozione cede il passo alla competizione – ha spiegato – il rischio è che si sfoci in forme di comportamento non più compatibili con il significato originario e profondo della festa”.
Invito a non scoraggiarsi
In chiusura, il vescovo ha rivolto un messaggio di fiducia alla comunità, chiedendo di non lasciarsi abbattere dagli episodi negativi. “Nola deve tornare a essere il centro della fede della diocesi. La bellezza della nostra tradizione può e deve prevalere su ogni forma di deriva”.