Arrivano i risultati del secondo ciclo di monitoraggio condotto da Arpac (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania) in seguito all’incendio scoppiato lo scorso 28 maggio nell’area dell’Interporto di Nola. Le analisi, svolte il 30 e 31 maggio, confermano che le concentrazioni di diossine e furani dispersi in atmosfera restano al di sotto dei limiti di riferimento internazionali.

I dati: valori sotto la soglia di allarme
Secondo quanto riportato in una nota ufficiale, le concentrazioni rilevate sono:

Diossine e furani: 0,11 pg/Nm³ I-TEQ

Policlorobifenili diossina-simili (PCB): 0,02 pg/Nm³ I-TEQ

Entrambi i valori sono inferiori al limite di 0,15 pg/Nm³ I-TEQ stabilito dal LAI (organismo tecnico della Repubblica Federale Tedesca), riferimento adottato dalla comunità scientifica internazionale.

I campionamenti sono stati effettuati in località Polvica (Nola) e nel comune di Baiano (Avellino).

Qualità dell’aria: dati positivi anche ad Avella
L’Arpac prosegue il monitoraggio costante tramite:

Stazioni fisse della rete regionale

Laboratori mobili installati ad Avella (Av) e in località Polvica (NA)

Secondo quanto emerso dal pomeriggio del 30 maggio, le stazioni hanno rilevato concentrazioni degli inquinanti non elevate, complice anche il favorevole rimescolamento dell’aria garantito dalle condizioni meteo.

Picchi temporanei a Polvica, ma sotto i limiti di legge
L’unico dato da segnalare riguarda il laboratorio mobile presso la scuola elementare di Polvica, situata non lontano dal luogo dell’incendio, che ha rilevato:

Occasionali picchi di particolato atmosferico

Incrementi temporanei di ossidi di azoto

Tuttavia, precisa l’Arpac, nessuno di questi picchi ha comportato il superamento dei limiti di legge.