Un episodio sconvolgente si è verificato a Rieti, in prossimità della rotatoria tra via Foresta e via Salvo D’Acquisto, dove un anziano ha sparato e ucciso un bulldog francese con una doppietta calibro 12, regolarmente detenuta. La vicenda ha rapidamente attirato l’attenzione dei media locali e delle forze dell’ordine, che ora indagano sulla dinamica dell’accaduto e sulle eventuali responsabilità penali.

La ricostruzione dell’accaduto
Secondo le prime informazioni, il cane – un bulldog francese di piccola taglia – sarebbe entrato, forse accidentalmente, nelle pertinenze della proprietà dell’anziano. In risposta, l’uomo avrebbe imbracciato il fucile e fatto fuoco, colpendo mortalmente l’animale.

Ma il gesto non si è limitato al solo sparo: secondo quanto riportato da testimoni, l’uomo avrebbe anche puntato l’arma contro il padrone del cane e un suo amico, presenti al momento dei fatti. Un atto gravissimo che ha richiesto l’intervento dei carabinieri del comando provinciale di Rieti.

Sequestro dell’arma e versioni a confronto
La doppietta calibro 12 è stata immediatamente posta sotto sequestro cautelativo, mentre proseguono le indagini per accertare i dettagli. Le versioni fornite dai presenti sono discordanti: da una parte, si parla di un gesto sproporzionato e immotivato; dall’altra, si ipotizza la presenza di pregressi attriti o ripetute invasioni della proprietà da parte dell’animale.

Tuttavia, nessuna delle ipotesi finora emerse sembra giustificare la violenza con cui è stato ucciso il cane, noto per la sua indole docile e pacifica, oltre che per la limitata pericolosità fisica, dato che un bulldog francese pesa mediamente tra 8 e 14 chilogrammi.

Possibili motivazioni sotto esame
Gli investigatori stanno valutando:

Conflitti personali tra l’anziano e il proprietario del cane

Presunte invasioni di proprietà già avvenute in passato

Un’avversione generalizzata verso gli animali

Disturbo della quiete pubblica o della tranquillità domestica

Si indaga anche su eventuali precedenti episodi simili o denunce incrociate tra le parti coinvolte.

Un gesto grave in un contesto urbano
Ciò che appare certo è che l’azione dell’uomo, al di là delle cause scatenanti, ha messo in pericolo anche altre persone, in un contesto semiurbano frequentato quotidianamente da residenti e passanti. L’uso di un’arma da fuoco in simili circostanze è considerato estremamente pericoloso e sproporzionato, anche sotto il profilo legale.