Un’operazione ad ampio raggio dei Carabinieri ha portato alla chiusura di una piazza di spaccio a Ercolano, nel Napoletano. Durante i controlli, effettuati nella notte, sono state arrestate cinque persone e sequestrate diverse dosi di crack e cocaina. L’intervento ha inoltre portato a sanzioni per lavoro nero, violazioni igienico-sanitarie e infrazioni al codice della strada.
La scoperta del covo e il blitz
L’attenzione dei militari si è concentrata su un fabbricato in muratura situato in via Scivola Ascione, dotato di un portone in ferro e un tetto in lamiera, protetto da un sofisticato sistema di videosorveglianza. Le telecamere monitoravano un vicolo pedonale, utilizzato dai pusher per spacciare crack e cocaina.
All’interno della struttura, oltre ai quattro sospettati, vi era anche un piccolo bagno, progettato per disfarsi rapidamente della droga in caso di controlli.
L’operazione è scattata intorno alle 23:
Un carabiniere ha bussato con forza al portone
Un altro ha aperto un tombino situato all’esterno dell’abitazione
Dall’interno, si è udito lo scarico del water, seguito dal rumore dello svuotamento di un secchio
Dopo pochi secondi, dai tubi fognari sono fuoriusciti 21 involucri di cellophane:
15 contenenti crack
6 con cocaina
Dopo alcuni minuti, i quattro occupanti hanno aperto la porta.
Il covo della droga: telecamere, TV e materiale per il confezionamento
All’interno del monolocale, i militari hanno trovato un vero e proprio centro operativo dello spaccio:
Due monitor: uno con programmi TV e l’altro collegato alle telecamere esterne
Un tavolo con sedie, mobili e un lettino prendisole
Una macchina per il caffè in cialde compostabili pronta all’uso
Un borsello con 165 euro in banconote di piccolo taglio
Una bustina di cocaina identica a quelle trovate nel tombino
Un rotolo di buste di cellophane compatibili con gli involucri di droga
Materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente
Durante l’ispezione esterna, i carabinieri hanno scoperto, nascosto tra due lamiere, un fazzoletto con 55 involucri termosaldati contenenti crack e cocaina.
Mentre la perquisizione era in corso, i telefoni dei quattro squillavano senza sosta, probabilmente da clienti in attesa di acquistare la droga. Nei dispositivi sequestrati, è stata trovata una conversazione WhatsApp in cui si faceva riferimento alla presenza massiccia dei carabinieri con il termine “zanzare”.
Gli arresti e le denunce
Oltre ai quattro pusher, i carabinieri hanno arrestato per evasione Aniello Imperato, 38 anni, trovato fuori dalla sua abitazione nonostante fosse agli arresti domiciliari.
Denunciato anche un 18enne di Volla, incensurato, sorpreso con un coltello a serramanico e una dose di hashish.