Uno dei più noti locali di Napoli, situato in via Crispi e famoso per le sue cene spettacolo, è finito al centro di un’operazione dei carabinieri, che hanno scoperto una manomissione al contatore dell’energia elettrica. L’intervento, condotto con il supporto dei tecnici Enel, ha portato all’apposizione dei sigilli al contatore, ma i gestori del locale hanno cercato di continuare la serata con un metodo alternativo.
Un generatore sul marciapiede per aggirare i controlli
Nonostante i sigilli, il locale ha provato a proseguire l’attività, facendo arrivare un camion con un enorme generatore caricato su un rimorchio e parcheggiato direttamente sul marciapiede. L’iniziativa ha scatenato la protesta dei residenti, infastiditi sia dal rumore assordante del generatore che dall’occupazione abusiva del suolo pubblico. Dopo le lamentele, il generatore è stato spento e il camion rimosso, lasciando il locale senza corrente e costringendolo a chiudere la serata al buio.
Denunce e richieste di sanzioni
L’episodio ha riacceso il dibattito sulla gestione del locale, già noto per disagi alla circolazione e problemi di ordine pubblico. Il deputato Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra) ha più volte segnalato la situazione, denunciando la presenza costante di parcheggiatori abusivi e il caos generato dalle serate del locale, con musica ad alto volume fino all’alba e auto parcheggiate in modo selvaggio.
Borrelli ha dichiarato:
«Questo episodio dimostra come alcuni imprenditori senza scrupoli vogliano arricchirsi a spese della collettività, senza alcun rispetto per la legge e per i cittadini. Non contenti di aver manomesso il contatore per rubare energia, hanno tentato di aggirare i controlli con un generatore rumoroso, disturbando i residenti. Chiedo che siano applicate sanzioni durissime e valutata la sospensione dell’attività. Napoli non può essere ostaggio di chi calpesta ogni regola».
Possibili provvedimenti in arrivo
L’indagine sul locale è ancora in corso, ma alla luce di quanto accaduto, potrebbero scattare provvedimenti più severi, inclusa una chiusura temporanea o definitiva dell’attività. I residenti della zona sperano in un intervento deciso per riportare ordine e legalità in una delle strade più frequentate della movida napoletana.





