Il caso di Maria Rosaria Boccia, imprenditrice di Pompei, è tornato all’attenzione della cronaca politica e accademica nazionale. Dopo lo scandalo che ha portato alle dimissioni del ministro Gennaro Sangiuliano, emergono nuovi dettagli sulle presunte attività di docenza di Boccia in alcuni atenei campani, con particolare riferimento alla Università Federico II di Napoli e alla Università Vanvitelli.

Le Accuse e la Difesa di Maria Rosaria Boccia
Boccia, molto attiva sui social media, ha pubblicato alcuni documenti che proverebbero i suoi incarichi accademici, cercando di difendersi dalle accuse di aver gonfiato il proprio curriculum, in particolare su LinkedIn, dove si era auto-attribuita il titolo di docente universitaria. Tuttavia, sia la Federico II che la Vanvitelli hanno smentito in parte queste affermazioni.

Il Caso della Federico II: La “Leggerezza” del Professore
Uno dei principali nodi della vicenda riguarda un documento pubblicato da Boccia, firmato dal professor Francesco D’Andrea, che attesta la sua partecipazione come docente nel Master di II livello in Medicina Estetica per l’anno accademico 2024/2025. Tuttavia, la Federico II ha prontamente smentito che Boccia sia titolare di alcuna cattedra o incarico ufficiale, specificando che l’attestato era stato inviato da una mail personale e che le attività del master non sono ancora iniziate.

Il professor D’Andrea ha confermato la sua firma sul documento, ma ha parlato di una “leggerezza” e ha chiarito che non vi è stata alcuna formalizzazione dell’incarico.

L’Università Vanvitelli e l’Incarico Occasionale
Per quanto riguarda la Università Vanvitelli, Boccia ha pubblicato un certificato che attesta la sua attività didattica integrativa nel Master in Dietetica Applicata agli Stili di Vita. Anche in questo caso, l’università ha ridimensionato il ruolo di Boccia, chiarendo che aveva tenuto un unico intervento a titolo gratuito e in modalità telematica, smentendo così l’idea di un ruolo regolare o strutturato all’interno del corpo docente.

Il Ruolo delle Istituzioni e le Polemiche Politiche
La vicenda si intreccia anche con le dinamiche politiche, in particolare a seguito delle dimissioni del ministro Gennaro Sangiuliano. Boccia, nella sua difesa, continua a sollevare dubbi e insinuazioni, chiedendosi, tra l’altro, se il decreto di nomina che la riguardava sia stralciato a seguito di un dialogo con Arianna Meloni, sorella del Presidente del Consiglio.

Il Chiarimento della Professoressa Raffaella Docimo
A gettare ulteriore luce sul caso è intervenuta anche la professoressa Raffaella Docimo, che ha chiarito di non avere mai presentato Maria Teresa Boccia all’ex ministro Sangiuliano. La Docimo ha spiegato che, se Boccia ha partecipato a eventi elettorali pubblici a suo favore, lo ha fatto di propria iniziativa, sottolineando di non avere alcun rapporto personale con lei. Ha anche specificato che il suo impegno accademico come professore ordinario non le avrebbe consentito di prendere parte a incarichi così impegnativi.