Questa mattina il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha firmato un’ordinanza che impone il divieto temporaneo di balneazione nelle zone di Pietrarsa e Capo Posillipo. La decisione è stata presa a seguito della comunicazione dei risultati delle analisi effettuate dal Dipartimento Provinciale dell’Arpac sui campioni d’acqua prelevati nei tratti di mare interessati.
Secondo quanto riportato dal Comune di Napoli in una nota ufficiale, il divieto resterà in vigore fino a quando non saranno disponibili i risultati delle nuove analisi condotte dall’Arpac. Questa misura precauzionale è adottata per garantire la sicurezza dei cittadini e dei bagnanti, in attesa di verificare la qualità delle acque.
Motivi del Divieto
Le analisi dell’Arpac hanno evidenziato valori non conformi agli standard di qualità delle acque marine, rendendo necessario il divieto di balneazione per prevenire possibili rischi per la salute pubblica. Il Comune ha rassicurato i cittadini che saranno effettuati ulteriori controlli per monitorare la situazione e garantire il ripristino delle condizioni di sicurezza nel minor tempo possibile.
Reazioni della Comunità
La decisione ha suscitato reazioni diverse tra i residenti e i frequentatori delle spiagge di Pietrarsa e Capo Posillipo. Molti cittadini hanno accolto con favore la misura, riconoscendo l’importanza di tutelare la salute pubblica, mentre altri hanno espresso preoccupazione per il potenziale impatto sul turismo locale e sulle attività ricreative estive.
Monitoraggio e Aggiornamenti
Le autorità comunali e l’Arpac stanno collaborando strettamente per effettuare le nuove analisi e fornire aggiornamenti tempestivi alla popolazione. Nel frattempo, i bagnanti sono invitati a rispettare il divieto e a seguire le indicazioni fornite dalle autorità competenti.
Il Comune di Napoli si impegna a comunicare prontamente qualsiasi cambiamento riguardo alla situazione delle acque marine nelle zone interessate e a garantire il ritorno alla normalità appena possibile. I cittadini sono invitati a rimanere informati attraverso i canali ufficiali del Comune e dell’Arpac.