“Non dobbiamo darla vinta ai delinquenti per questo ho deciso, anche se con molto dolore, di tornare in questo luogo che mi ha causato tanta sofferenza”. A parlare è Luisa Mangiapia che lo scorso 4 aprile a Napoli è rimasta ferita ad una gamba da un colpo d’arma da fuoco, esploso nel corso di una sparatoria nell’ambito di un probabile regolamento di conti fra bande del territorio, mentre si trovava con la figlia undicenne nell’area giochi a piazza Italia a Fuorigrotta. A scortare simbolicamente la donna alcuni cittadini a cui si sono uniti rappresentati di Europa Verde tra cui il deputato Francesco Emilio Borrelli, l’assessora della Municipalità 1 Benedetta Sciannimanica, il coportavove regionale Rosario Visone, ed i consiglieri municipali Luca Bonetti e Lorenzo Pascucci. Dopo l’accaduto l’intera area è quasi completamente abbandonata e pochi la frequentano perché hanno paura.
“La città – si legge in una nota di Europa Verde – è delle persone perbene e non dei delinquenti. Le aree giochi devono tornare ad essere dei bambini e tolte dalle mani dei criminali e baby-gang che si sparano addosso l’un l’altro rischiando di ammazzare persone innocenti. Qui i colpi sono stati sparati proprio ad altezza di bambino, parliamo quindi di delinquenti pronti a tutto, anche a delle stragi. Le strade della città, dal centro alla periferia, si macchiano sempre più di sangue come neanche nel Far West accadeva mentre i cittadini vivono nel terrore. Il ritorno della signora Luisa in questa piazza è comunque una buona notizia dalla forte valenza simbolica. La cittadinanza si riappropria degli spazi pubblici togliendoli alla violenza criminale e camorristica”.