Il recente caso in cui un’ambulanza è finita multata per eccesso di velocità mentre trasportava una paziente gravemente ustionata da Quarto al Centro grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli ha suscitato una serie di indignazioni e domande sulla priorità dei mezzi di soccorso sulle strade italiane. L’episodio, avvenuto il 5 settembre, ha avuto un esito tragico, poiché la paziente, Antonella Iaccarino, è purtroppo deceduta il 21 ottobre. Mentre l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate denuncia questa situazione come “inconcepibile”, emerge una discussione nazionale sulla necessità di garantire un trattamento adeguato ai mezzi di soccorso in missione.
La cronaca del caso:
Il 5 settembre, un terribile atto di violenza ha scosso la comunità di Quarto, in Campania. Una donna finì presa di mira da un vicino di casa che le aveva gettato della benzina addosso e dato fuoco. In una corsa contro il tempo, un’ambulanza del servizio 118 era chiamata per portare la vittima al Centro grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Tuttavia, in seguito, l’ambulanza è multata per eccesso di velocità, generando una reazione indignata da parte dell’opinione pubblica.
L’appello di Nessuno Tocchi Ippocrate:
L’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate ha sollevato la questione, evidenziando quanto sia urgente affrontare il problema delle multe per eccesso di velocità inflitte alle ambulanze e ai mezzi di soccorso. Nel loro appello pubblico, l’associazione ha chiesto al Ministero dell’Interno e al Centro Nazionale Accertamento Infrazioni di considerare l’istituzione di un registro delle targhe protette per i veicoli di soccorso.
La priorità dei mezzi di soccorso:
Questo episodio evidenzia l’importanza di garantire priorità assoluta ai mezzi di soccorso in situazioni di emergenza. La rapidità con cui un paziente è trasportato in ospedale può fare la differenza tra la vita e la morte, e qualsiasi ostacolo alla mobilità delle ambulanze rappresenta una minaccia per la sicurezza dei cittadini.
La risposta delle autorità:
A seguito della pubblica indignazione e della denuncia dell’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, il Ministero dell’Interno ha annunciato l’intenzione di rivedere le normative e le procedure relative alla circolazione dei mezzi di soccorso, con l’obiettivo di garantire che essi possano operare senza ostacoli.