La polizia di Stato ha arrestato tre individui con precedenti penali specifici, sospettati di aver commesso una rapina nell’ufficio postale di Portici. L’incidente è avvenuto in via Diaz, all’orario di apertura dell’ufficio postale, quando ancora non vi erano clienti. I sospettati hanno portato via circa 65.000 euro in contanti prima di fuggire dalla scena. Gli agenti del Commissariato Portici-Ercolano sono informati che l’auto dei presunti rapinatori poteva essere di colore bianco e che uno di loro indossava una felpa verde. Una caccia all’uomo immediatamente avviata con il supporto di diverse pattuglie per cercare di bloccare le possibili vie di fuga.
In un determinato momento, gli agenti hanno individuato la vettura bianca, una Fiat 500 X, auto coinvolta in un incidente stradale e successivamente abbandonata. Utilizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza, gli agenti hanno localizzato il luogo in cui i sospettati avevano nascosto il denaro rubato. Presumendo che i tre potessero tornare a recuperare l’intera somma, è organizzato un servizio di appostamento che ha portato all’arresto degli sospettati nella stessa serata.
Le pattuglie di polizia erano state inizialmente posizionate di fronte alla Fiat 500 X in fuga, ma il conducente è riuscito a eludere il fermo con una manovra azzardata, continuando la sua fuga verso la parte alta di Portici. Entrambe le pattuglie hanno inseguito i fuggitivi, che hanno imboccato una strada in controsenso, via Gioacchino Cardano.
Gli agenti in abiti civili sono giunti da un’altra direzione e hanno individuato la vettura dei rapinatori coinvolta in un incidente stradale, con gli occupanti che avevano abbandonato il veicolo non funzionante.
Le forze dell’ordine hanno effettuato ricerche approfondite dei sospettati sia nei condomini residenziali della zona sia presso le autorimesse pubbliche adiacenti. Grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, sono riusciti a individuare tutte le strade e i luoghi di fuga, nonché il nascondiglio dell’intera somma di denaro asportata dall’ufficio postale.
Ulteriori indagini all’interno dell’auto abbandonata hanno portato al rinvenimento di elementi utili per l’indagine. Grazie alla visione delle immagini provenienti da esercizi commerciali e autorimesse, gli agenti sono stati in grado di identificare i responsabili e hanno predisposto un servizio di appostamento per catturarli.