In un’isola baciata dal sole e lambita dal mare, il tranquillo paesaggio di Cava dell’Isola a Forio si è trasformato in un palcoscenico di tensione e contrasti. Un manifesto improvvisato ha scosso la quiete estiva, annunciando la morte di “Zio Rizzoli”, figura notoria che da anni siede sulla spiaggia libera, lucrando sul fitto di sdraio e ombrelloni agli avventori. Il colpevole? Il “Robin Hood” in questione, il deputato dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, che aveva denunciato l’abusivo affare, provocando il sequestro di attrezzature illegalmente piazzate sulla sabbia.

Un gruppo di individui ha deciso di prendere le parti di “Zio Rizzoli”, tappezzando il paese con manifesti funerei in suo onore e condannando l’intervento del “Robin Hood”. La reazione è stata drastica e accesa, trasformando la tranquilla località in un campo di battaglia verbale e simbolico.

L’annuncio di un raduno per discutere dell’accaduto ha ulteriormente amplificato le tensioni. Tuttavia, sembra che la situazione sia sul punto di evolversi ancora, poiché il deputato dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e la responsabile isolana di Europa Verde, Mariarosaria Urraro, stanno organizzando un’azione per sensibilizzare l’opinione pubblica.

Domani, il 23 agosto, alle 12:00 presso la Spiaggia di Citara a Forio, il duo distribuirà dei portacicche ai bagnanti, ponendo l’accento sull’importanza del rispetto dell’ambiente e sull’abitudine dannosa di abbandonare cicche lungo gli arenili. Le parole di Borrelli confermano l’intenzione di promuovere il rispetto delle regole e dell’ambiente, in un tentativo di superare le tensioni create dai manifesti.

L’intera vicenda, sebbene controversa, ha portato alla luce questioni cruciali legate alla gestione sostenibile delle risorse naturali, alla tutela delle spiagge libere come patrimonio comune e all’importanza di combattere l’abuso e l’inquinamento ambientale. La vicenda si sviluppa come un dramma moderno, in cui protagonisti e antagonisti lottano per affermare la loro visione e i loro valori, nella speranza di plasmare il destino dell’isola e della sua spiaggia libera.