Lei insisteva perché lui non l’abbandonasse, ma il compagno non ne voleva sapere: e allora salì in auto e mise in moto per allontanarsi. Disperata, la sua compagna, pur di impedirgli di allontanarsi, si stese a terra, davanti alle ruote dell’auto. La lite tra i due era violenta e l’uomo era sotto l’effetto di stupefacenti. Allora non ci pensò due volte: con le ruote le passò addosso due volte. Finché lei non rimase incastrata sotto l’auto e da lì finì estratta con fratture e altre ferite. Ma, una volta trasportata in ospedale, lui raccontò una versione diversa, confermata dalla vittima per coprire il suo uomo.
I fatti
I fatti, accaduti ad Ercolano, risalgono alla notte di Capodanno e sono scoperti nel corso di un’indagine dei carabinieri che non hanno mai creduto alla storia della rapina, com’era riferita dalla coppia e da testimoni omertosi che fuggirono per non trovarsi impelagati in questa brutta vicenda. La storia raccontata dall’uomo descriveva la vittima finita involontariamente sotto le ruote dell’auto, perché lui non si era accorto della sua presenza durante il tentativo di rapina in cui lei si era nascosta dietro al veicolo. L’investitore, V.Q., 40enne che risiede a Casoria, è finito arrestato ieri dai Carabinieri di Casalecchio sul Reno (Bologna), in base all’ordine del gip di Napoli, su richiesta della Procura partenopea. L’uomo è gravemente indiziato di tentato omicidio, simulazione di reato e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
A Capodanno, intorno alle ore 3,20, dopo avere violentemente litigato con la convivente, mentre si trovavano fermi in una stradina cieca alle pendici del Vesuvio, il 40enne ha investito volontariamente con l’auto la donna che si era distesa a terra per impedirgli di andare via. Le era passato addosso per ben due volte. La donna, estratta da sotto al veicolo dove era rimasta incastrata, finì trasportata all’Ospedale del Mare, di Ponticelli, e ricoverata in codice rosso dove le furono riscontrati gravi traumi. L’uomo ha poi falsamente denunciato un tentativo di rapina, sostenendo di avere involontariamente investito la compagna, scesa dall’auto e nascostasi dietro il veicolo, per sfuggire ai presunti rapinatori.





