Arriva oggi la comunicazione del team Giuliacci in merito alle condizioni meteorologiche che interesseranno l’Italia nei prossimi giorni. Pare sia in arrivo dalla Russia una massa d’aria che sarà responsabile di un brusco calo termico, dapprima al Nord, già dalla giornata di lunedì 6 febbraio, per poi spostarsi lungo tutto il paese nei giorni successivi. In vista dell’emergenza alcune città italiane stanno già prendendo le dovute precauzioni per proteggere le persone senza fissa dimora, che sarebbero più esposte in caso di forti precipitazioni.
NAPOLI
Il Comune di Napoli disponeva già di strutture adibite ad accogliere i senzatetto, che di solito sono ospitati all’interno del Centro Tanucci e nel Dormitorio pubblico. Tuttavia, a causa dell’aumento dei clochard che invadono le strade e i vicoli della città, ed in vista dell’inasprirsi delle condizioni meteorologiche sono stati aggiunti 45 nuovi posti letto, all’interno del teatro del Dormitorio Pubblico. I posti sono già operativi e saranno mantenuti fino a Marzo. L’iniziativa è partita da una proposta dell’assessore al Welfare Luca Trapanese, che ha denunciato la pessima condizione in cui molti clochard preferiscono continuare a vivere piuttosto che farsi aiutare dai volontari delle apposite associazioni.
LECCE
I volontari della Casa Comune della Fondazione Emmanuel sono a lavoro da giorni, in ricognizione per convincere i senza fissa dimora che vivono per strada a farsi accogliere anche durante le ore notturne. Non a caso è previsto un calo di almeno 3 gradi nelle ore notturne, ed è importante proteggere tutti coloro che vivono in condizioni di estrema povertà.
MILANO
Nella città di Milano sono morti a causa del freddo 3 senzatetto soltanto nell’ultimo mese. Tuttavia, l’assessore Lamberto Bertolé ha ribadito che “Le unità mobili coordinate dal Comune, specialmente in inverno, tengono costantemente sotto controllo la situazione dei senza dimora in città, con uscite intensificate ,nel tentativo di convincere chiunque abbia bisogno ad accettare un posto al caldo”. Purtroppo, molti restano diffidenti, e la scelta di essere aiutati non può essere imposta. Ciononostante, oggi il “piano freddo” della città di Milano tiene aperte ben 10 strutture pronte ad accogliere chi lo necessitasse.